Bianco (Monte) Sperone della Tournette

Bianco (Monte) Sperone della Tournette
La gita
rikibartoli
4 27/07/2013

Ciao a tutti
“Due” righe sulla nostra recente ripetizione di questa magnifica via, sperando di dare qualche informazione utile e non aumentare la confusione…

Val Veny – Biv. Q.Sella
Abbiamo scelto di salire al bivacco Q.Sella passando per il Rif. Gonella ed il couloir a y, che era dato in buone condizioni. Trovato in buona neve, nonostante l’evidente rigola di scarico centrale è possibile salire il ramo sinistro (quello principale) tenendosi a sinistra della rigola stessa. Usciti dal canale, non prendere la crestina a destra in direzione del bivacco (come abbiamo fatto noi erroneamente), ma abbassarsi qualche metro sul versante opposto sul ghiacciaio del M.Bianco, costeggiando le rocce fino a individuare una rampa (ometti) che conduce per roccette (I-II) al bivacco.

Biv. Q.Sella – vetta
Partiti alle 1.00, superato il pendio sovrastante il Sella all’estrema sinistra, dove ancora un po’ di neve (no rigelo, zero termico a 4000) copre il ghiaccio vivo, che comunque abbiamo dovuto affrontare per alcuni metri. Dalla sella sopra il pendio abbiamo attraversato il ghiacciaio del M.Bianco traversando alto sopra l’isolotto roccioso (come da foto di massimonavarra1) raggiungendo lo sperone della Tournette. Il canale a destra dello sperone scaricava tanto già alle 2.30, quindi abbiamo risalito la seraccata sulla destra, per poi obliquare decisamente verso sinistra (piccoli seracchi) attaccando le rocce dello sperone sopra l’uscita del canale, a quota 3850 circa. Forse il punto “giusto” per attaccare le rocce è più in alto, ma anche da qui le difficoltà non si spostano dal II-III. Arrampicato senza ramponi in conserva (più o meno protetta a seconda) su roccia tenendoci a destra del filo di cresta fino a raggiungere una spalla nevosa in corrispondenza di un piccolo gendarme. Rimessi i ramponi, risalita la spalla a sinistra del gendarme, quindi superati gli ultimi 2 tratti di roccia tenendosi sempre sulla destra; in particolare l’ultimo lo si supera a destra per un canale ghiacciato di circa 50m, poi per un diedrino a destra, quindi per roccette a sinistra fino alla crestina nevosa a 20m dalla trafficata traccia della normale italiana. Quindi in vetta per completare l’opera, 11 ore dal Sella.

Discesa
Siamo scesi al Gonella per la normale italiana, che non è banale se percorsa nel pomeriggio!
Scendere alla Vallot, quindi risalire il Dome du Gouter, prendere la traccia a sinistra e percorrerla fino al Piton des Italiens (crepi e tratti di cresta affilata, con neve inconsistente nel pomeriggio…occhio!), dove si piega a sinistra per cresta di rocce fino al Col des Aiguilles Grises. Da qui scendere a sinistra sul ghiacciaio del Dome, superando la terminale a destra (faccia a valle), quindi raggiungere il Gonella.
NB. Dal Col des Aiguilles Grises si vedono sul ghiacciaio almeno 3 tracce: le due centrali, invitanti in quanto piuttosto marcate, muoiono contro crepacci aperti (ponti di neve crollati!!!), quella buona è quella all’estrema sinistra, che con un largo giro prima a sinistra, poi a destra, riconduce al rifugio.
Salita a mio parere stupenda, completa, impegnativa (più per l’impegno globale che per quello strettamente tecnico), affascinante per la sua storia e per la scarsa frequentazione.

Un grande grazie al mio compagno Allo, forte e con una gran testa nonostante il mal di montagna, a Rupe, che sentitosi poco bene al Gonella ci ha atteso lì per 2 giorni facendo da prezioso punto di riferimento, e ai ragazzi del Gonella, esemplari per cortesia e disponibilità.

Link copiato