Grande salita in un grande ambiente.Erano anni che volevo salirla e oggi il sogno si è avverato.
Ottime condizioni, siamo partiti direttamente dal rifugio Torino a mezzanotte e venti e alle sette e venti uscivamo al Colle della Brenva e dopo altre 2 ore in vetta al Bianco.
Abbiamo percorso la via classica dal Colle Moore salendo dal versante Brenva diagonalmente su pendii a 50° sino ad arrivare all’esile crestina in piano dello Sperone.
Da qui ottime condizioni della neve con un solo tratto ghiacciato in corrispondenza del monolite roccioso prima della traversata sotto i seracchi verso il Colle della Brenva. Traversata in buone condizioni che abbiamo ritracciato. Tempo stupendo.
Un mondo di gente sul Bianco. Decisamente lunga e non priva di insidie la discesa passando sotto il Maudit e il Tacul con l’interminabile salita all’Aiguille du Midi per prendere gli “ovetti” per il Torino.
In cordata con Max e con la supervisione di Enrico Bonino che ha accompagnato Andrea un suo cliente molto simpatico e molto forte.