Bianco (Monte) Cresta dell’Innominata

Bianco (Monte) Cresta dell’Innominata
La gita
chiara-giovando
5 24/08/2016

Splendido itinerario, lungo e complesso, impegnativo fisicamente visto anche il lungo avvicinamento ai bivacchi il primo giorno (2300 mt di dislivello, circa 6 ore dalla macchina con le condizioni attuali). Il ghiacciaio per raggiungere gli Eccles è in buone condizioni, si supera agevolmente qualche grosso crepaccio. I bivacchi erano al completo: quasi tutti (stranieri) erano saliti prestissimo dopo aver dormito al Monzino, quindi noi e la cordata di amici Torinesi (Teo, Luca e Luca) abbiamo dormito sul pavimento, indecisi persino se proseguire per la cresta, ma col senno del poi è stato meglio così, poichè sulla cresta non ho individuato comodissime cenge per bivaccare…insomma, meglio il pavimento degli Eccles, anche se con gli Spagnoli maleducati….!
Sulla cresta alla fine eravamo solo 3 cordate. Buone condizioni, il passaggio chiave è fisico e faticoso con lo zaino, ho usato un BD2 per aiutarmi nell’uscita. Abbiamo fatto 4-5 tiri di corda senza ramponi, poi via veloci in conserva su misto, più o meno facile; qualche nevaio con ghiaccio affiorante ha richiesto attenzione (usato qualche vite da ghiaccio e utili due picche). Dove la cresta si congiunge al Brouillard, c’è ancora un bel tratto per giungere in cima (circa 1h 20′), ma senza più grosse difficoltà.
Arrivo in vetta al Monte Bianco alle 12, commovente…forse perchè non ci salivo da diversi anni, o forse per la bellezza/impegno dell’itinerario percorso, ma mi è venuto da piangere…!
Discesa comoda e veloce verso il Gouter, quindi arrivo al trenino alle 17,20. L’ultimo è alle 18.00. Funivia e bus gratuito e infine taxi per tornare in Val Veny, non essendoci mezzi pubblici adibiti.

Materiale usato: una mezza corda da 60 mt (la doppia dietro al Bivacco alto è da 30 mt); serie di friend fino al 2BD, 3 viti da ghiaccio, due piccozze a testa.

Un saluto agli amici diretti al Pilastro Rosso e poi usciti in vetta; e ovviamente un immenso grazie all’amico Roberto che ha condiviso con me questo commovente VIAGGIO nella parete sud del Bianco.

Link copiato