Bianco (Monte) Cresta dell’Innominata

Bianco (Monte) Cresta dell’Innominata
La gita
steu94
5 14/08/2016

Buone condizioni lungo tutto l’itinerario!

Dato che avevamo parecchio tempo ce la siamo presi con calma. Pomeriggio di venerdì al Monzino (super gestione di Mauro, mangiato un sacco!), sabato salita agli Eccles, domenica la via e visto che non siamo usciti tanto presto siamo scesi al Gouter (mezza pensione 110€!!!). Oggi siamo quindi tornati a Courmayeur con tutta calma (50€ a testa tra trenino, funivia e pullman vari). Se si esce dalla via abbastanza presto si può scendere al Gonella (lunghetto), alla Midì o ancora meglio al Torino.
Il cell prende un po’ ovunque, al Crippa c’è una radio del soccorso.

La salita agli Eccles presenta solo qualche buco facile da passare. Il Crippa è più grande ma più sporco, il Lampugnani più piccolo ma abbastanza pulito. Utile spezzare l’avvicinamento se non si è super allenati e per non salire sotto la caldazza il tratto crepacciato.

Per quanto riguarda la via:
Rigelo non ottimo.
Scesi sul pendio che porta al colle Eccles con la doppia da 30 posta 5 metri sopra il Lampugnani, non si riesce però a passare la terminale che si disarrampica facilmente. Se si parte dal Crippa si può entrare direttamente nel pendio con qualche passo di misto.
A metà pendio bisogna ripassare la terminale poco aperta.
Prima parte di cresta parecchio esposta.
Primo risalto molto asciutto fino al traverso sotto le due torri rosse. L’uscita del camino è parecchio faticosa ma si protegge bene (negli ultimi due metri se ci si tiene a dx è più facile). Non abbiamo visto nessuna cengia e nessuna fessura come dice la relazione ma solo il buco come è scritto su onice mi sembra. Dopo il buco bellissima arrampicata per diedri, fessure e lame. Anche la parte nell’anfiteatro è divertente (cercare di passarlo assolutamente prima delle 9 perché altrimenti diventa una roulette russa).
Dopo aver percorso il pendio ascendente verso sx per uscire sulla cresta di misto dobbiamo ancora capire se ci siamo tenuti troppo bassi (facendo ancora un paio di tiri su roccia fantastica con un ch e un friend incastrato) rispetto alla via originale che potrebbe passare leggermente più in alto, ma non prendetelo alla lettera. Tratto per sbucare sulla cresta del Bruillard con passi di misto facili, crestine affilate e pendio finale su granita portante.
Quando si sbuca sul Brouillard non è ancora finita. Un paio di gendarmi facili e traverso tra i due monte bianchi a tratti ghiacciato.
Arrivo in punta commovente per la prima volta per me e seconda per Eli.
La discesa l’ho già raccontata.

Come materiale abbiamo usato solo friends da 03 a 2 BD, qualche rinvio normale e qualche allungabile e quattro viti. Utile una secondo picca.

Con Eli!

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