Bianco (Corno) da Rivotti

Bianco (Corno) da Rivotti
La gita
enrico-mensio
5 06/07/2021
Accesso stradale
Alcuni parcheggi a Case Giordano, Rivotti

Aggiungo un commento non perché ritengo incomplete le relazioni precedenti (anzi, è proprio grazie alle parole di erba-olina e andrea81 se sono riuscito a raggiungere la cima, nonostante il meteo poco clemente di oggi) ma per segnalare quelli che per me sono stati alcuni passaggi chiave della salita passando dal Vallone di Sagnasse:

– da Gias Giom sono risalito all’altipiano superiore percorrendo la più occidentale delle dorsaline che caratterizzano il cono gravitativo/alluvionale che si trova a monte delle baite, sino al suo apice;

– da qui (presenti i resti di un rudimentale riparo addossato a due enormi roccioni e un cumulo di spietramento basso e allungato, più simile a un muretto/confine) si inizia il lungo tratto in direzione NNE verso il canalino sotto al colle, che deve essere percorso a mezza costa, seguendo la direzione del filo di cresta. Un punto chiave di questo tratto è il superamento di una modesta bastionata rocciosa che separa abbastanza distintamente questa zona un tempo utilizzata come pascolo d’altura dalla porzione di plateau superiore, più rocciosa e magra, al di sopra della quale la Fraternali segna due laghetti quotati 2592m (che non ho toccato): si supera molto agevolmente questo salto sulla destra, passando per un intaglio erboso posto a sinistra d’un ultimo sperone roccioso, a destra del quale la parete digrada ripidamente. Proprio in questo passaggio è presente una vaga traccia con qualche ometto!

– arrivati al punto dove si deve aggirare il contrafforte roccioso che sorregge la punta S del Corno ho perso qualche metro di dislivello, percorrendo una cengia erbosa agevole che mi ha portato all’attacco del canalino per il colle, erboso anche questo, che si risale senza problemi. Solo scendendo mi sono accorto che probabilmente sono passato più in basso di dove sono passati i precedenti escursionisti, comunque questo passaggio è stato facile da ritrovare al ritorno perché è l’ultimo punto dove si può uscire a destra dal canalino, senza raggiungere il pianoro alla base dello stesso (pietraia, poco invitante).

Gita bellissima, oggi interamente nella nebbia, ancora più wild! Utilissimo il Garmin al ritorno.

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