Bianca (Rocca) da Chiappera per il Vallone di Stroppia e i Canali SO

Bianca (Rocca) da Chiappera per il Vallone di Stroppia e i Canali SO
La gita
fede1983g
4 08/08/2020

Salita davvero ostica che presenta una prima parte turistica e una seconda parte davvero wild! Dopo aver lasciato alla propria dx il sentiero che sale al Barenghi seguire il sentiero che sale al Colle Portiola per circa 1km. Dopo poco dal bivio suddetto il sentiero inizia ad inerpicarsi; sulla sx si stacca dapprima una traccia che penso porti alla vecchia normale alla Bianca non consigliata dal Rosano proseguire su delle roccette sempre sul sentiero per il colle della portiola; vedrete che ad un certo punto dopo non molto si stacca un altra, se pur esile, traccia sempre sulla sx seguire quella. Sempre su pendii prativi e piccole pietraie si giunge ad una prima conchetta che si può affrontare o con un traverso sulla sx ( meno agevole) o al centro e poi, giunti quasi alla fine di tale conchetta, salendo a sx (vedrete in alto a sx un grosso ometto; puntate quello). Giunti in cima a questa depressione si apre la grandissima conca che accoglie la parete ovest della bianca. Qui parte il vero e proprio ravanage. Scendete nella conca dove alloggiano grossi massi e vi sono alcuni ometti abbastanza evidenti. Risalite la conca seguendo i radi ometti che a mano a mano che si sale diventano sempre più infrequenti. Come descritto egregiamente da Bruno Rosano puntate il penultimo canale di detriti; risalitelo da destra a sinistra ( proprio attaccati alla parete nella prima parte del canale) puntando poi a nord. Si giunge quindi su un pianoro di massi più grandi ma con traccia scarsa ma terreno più agevole. Davanti vi troverete una parete bruno grigiastra imponente con alla sua sx un conoide detritico risalitelo tenendovi sulla dx (c’è una traccia anche a sx con ometti ma porta a dei passaggi più esposti). Il conoide sulla sua dx diventa canalino e prende pendenza (35-40%) ed è di sfasciumi altamente instabili (attenzione ad eventuali escursionisti alle spalle). Risalitelo. Giunti alla fine del canalino vi troverete davanti a delle placche biancastre (da li il nome della montagna) con delle “nervature”. Con attenzione puntate tutto a sx (vedrete un grosso ometto ad un colletto che si staglia nel cielo; non dovete arrivare sulla cresta; circa 5-10 metri sotto lo spartiacque ). Arrivati al colletto su facili roccette sempre andando verso nord giungerete sulla sudata cima.

Gita da veri amatori del ravanage. Molta attenzione se presenti altri gruppi. Detriti instabili e anche di grosse dimensioni. Casco indispensabile. Con titi1982; coppia fissa in queste gite da veri ravanatori d’alta quota. Laddove il vero alpinista disdegna arrivano i ravanatori! Alè! Comunque una cima davvero degna di nota.

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