Bettolina (Monte) da Staffal per il Colle di Bettaforca

Tanto per iniziare a rispolverare le ciaspole, questa è una gita ibrida, buon allenamento fino al colle di Bettaforca ma senza particolari spunti, dato che si segue la pista battuta dal gatto e riservata a scialpinisti e racchettari. Da Staffal fino a 2000 m circa la neve è molto scarsa e a tratti la strada è scoperta, e si alternano pietre con lastroni di ghiaccio verde. Poi da 2100 m il manto nevoso assume consistenza e qualità. Occorre prestare attenzione all’attraversamento di una pista e poi al tratto successivo perchè è utilizzata dagli sciatori per il rientro a Staffal, comunque non ci sono problemi. Dalla bella conca di S.Anna il percorso diventa un po’ più ripido, e alla fine nelle gambe si sentono le pendenze (io oggi avevo anche le gambe in pappa dopo due giorni di bike); in ogni caso si arriva rapidamente al Colle di Bettaforca, dove basta girare dietro il fabbricato per trovare la pace. Breve sosta e poi inizio a salire il pendio sud per la Punta Bettolina; avendo visto il sentiero estivo inizialmente scoperto ho proseguito a piedi senza ciaspole, ma dopo 50 m di dislivello la neve ricompare e non è portante (eccetto saltuariamente sulla traccia esistente); mi sono ostinato per pigrizia a proseguire a piedi cercando le zone meno innevate ma è stata una faticaccia, ciaspole indispensabili.
In cima assenza di vento e temperature estive; dopo di me è arrivato un ragazzo anch’esso con le ciaspole, e poi mentre mi accingevo a scendere, ecco arrivare il gulliveriano Giuliof, così ho avuto il pretesto per restare ancora quasi un’ora a godermi la giornata. scesi poi insieme chiaccherando, discesa che è risultata piuttosto veloce e non spaccaginocchia nonostante la pista battuta (neve ancora morbida e ammortizzante).