Non aggiungo dettagli alla precisa relazione di Bubbolotti, con il quale ho condiviso la salita, ma sottolineo che le condizioni della gita sono attualmente ottime, perché i nevai presenti da quota 3000 metri a quota 3250 facilitano notevolmente la progressione. In pratica alle gambe viene scontato un km lineare di sfasciumi altrimenti immondi, e su una gita impegnativa come questa è un buon incentivo ad andare…in fretta però, perché il caldo sta agendo inesorabilmente e tra poco i nevai saranno spariti.
La parte alta è pulita dalla neve, ed è anche la più divertente: l’arrampicata è facile e sempre ben appigliata, c’è l’esposizione ma c’è anche la possibilità di fare sicura ove necessario.
Noi, che siamo umani, ci abbiamo messo circa 10 ore e mezza (soste comprese) dal rifugio alla cima e ritorno al rifugio…un bel viaggio!
Ringrazio in particolare Stefano (Bubbolotti), per aver accettato di ripetere la salita e accompagnarmi su questa cima che desideravo salire da tempo, ed Enrico, altro immancabile compagno di salite e amatore delle Valli di Lanzo.
Un grazie anche al gestore del rifugio Gastaldi, che ci ha dato precise indicazioni sulle condizioni della salita.
Ieri solo noi 3 sulla Bessanese.