Berretta del Vescovo e Frate della Meia Anello Val Gronda, Valle Artogna e Val Sassolenda

Berretta del Vescovo e Frate della Meia Anello Val Gronda, Valle Artogna e Val Sassolenda
La gita
dutur
4 20/06/2020
Accesso stradale
strada chiusa ma percorribile con permesso

Siamo partiti da Rassa (900m) e seguendo la strada a traffico limitato siamo giunti sotto Piana da cui iniza una lunga mulattiera che passando per Rassetta, Fontana, Goretto, Casere (1514m) porta al fondo della vallata (sentiero 261). Si comincia a salire su sentiero a volte non di facile lettura ma comunque con i bolli fino all’ Alpe del Lago (2061m) ed allo splendido Lago della Seia (2161m) incastonato tra le cime rocciose. Dal lago con percorso libero si sale per un ripidissimo pendio di erba e detriti verso la parete rocciosa della soprastante Berretta del Vescovo arrivando nei pressi di un pianoro (2291m) dove sorge un piccolo baitello. Si punta ad un avancorpo roccioso che si aggira sulla destra per entrare in un canale erboso molto ripido che si esaurisce in una selletta che sovrasta un profondo canale chiuso tra salti di roccia imponenti. Seguendo un esile traccia e passando per terreno esposto e franoso si traversa salendo in diagonale la parte alta dei profondi canali giungendo al Colle dell’ Orto (2631m). Questo itinerario corrisponderebbe al sentiero 264 ma non si vede alcuna traccia, nessun segnale od ometto. Per facile cresta si arriva alla cima che non reca alcun segnale.
Siamo quindi discesi verso il colle della Meia (2650m) che divide la berretta dal Frate della Meia (2812m, principale cima della valle Artogna) e per nevai ci siamo abbassati al Lago di Cima (2424m), lago di Mezzo (2279m) e lago di Fondo (2225m) da cui dovrebbe partire un sentierino che a mezzacosta (circa quota 2300) dovrebbe raggiungere il costonole roccioso che scende dall’anticima del Becco di Cossarello, contornarlo e portare al colle di Campo. Probabilmente rimanendo troppo bassi (circa quota 2200m) siamo arrivati su ripidi pendii e salti rocciosi che ci hanno costretto a perdere quota (più di 100m) per scendere nel vallone sottostante. Finalmente salendo lungo i nevai e guadagnando quota abbiamo rintracciato i bolli del sentiero 262 27 che sale dalla valle Antrogna verso il Colle di Campo (2403m). Raggiuntolo, siamo scesi al lago di Scarpia (2277m) e percorrendo tutta la valle Sassolenda fino a Piana. Il sentiero 262 in alto è poco visibile ma rintracciabile. Sotto l’alpe Sassolenda, abbassandosi nel fondo del vallone, la vegetazione invade il sentiero rendendo la camminata fastidiosa e faticosa. Alcuni guadi di torrente sono infidi e difficoltosi. Oggettivamente il sentiero 262 in queste condizioni non riserva una camminata piacevole.
Dislivello complessivo, compresi i su e giù circa 2300m.
Meteo: dapprima sereno, poi progressivamente coperto. Schiarite nel tardo pomeriggio. Panorama sul Monte Rosa precluso.
Itinerario molto bello in un ambiente solitario, selvaggio per escursionisti esperti e ben allenati. I laghi dell’alta valle Artogna sono stupendi.

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