La Rocca Bernauda è un’imponente montagna calcarea emergente da chilometrici deserti di detriti che, faticosamente risaliti, danno il senso della piccolezza dell’uomo in questo ambiente. Ma il vero motivo della mia salita sta nel fatto che questa cima, sul confine con la Francia, è il punto estremo più occidentale d’Italia! Motivo questo che, oltre al fatto che non guardo solo alle più blasonate vette anzi, mi ha portato a compiere una bellissima salita in completa solitudine, non poteva essere altrimenti, in ambiente dolomitico dove bisogna essere motivati per i ghiaioni fino al colle e muoversi sicuri sulla cresta di torrioni e canalini rocciosi con molti blocchi mobili.In salita e sopratutto in discesa, ho sfruttato 2 lunghi nevai sui 20/30° che mi hanno aiutato molto nella progressione, utile almeno la picozza per un’eventuale scivolata come è successo a me, con i ramponi si va tranquilli. I bastoncini sono indispensabili sui ghiaioni. A metà cresta finale sono divertenti un paio di paretine pulite di bel calcare grigio di 2°/3° grado, il resto facile ma occhio a ciò che si tira, impressionanti baratri specie sul versante Rhò, impongono piede a mano ferma. Spettacolare giornata estiva con vista a 360° Rifatto ometto di vetta più qualcuno in cresta.