Con Giorgio e Luca.
La via di arrampicata (facile ma divertente) è solo la ciliegina sulla torta di un percorso ad anello molto bello in un ambiente che merita di essere visitato.
Fare molta attenzione ai blocchi di pietra (anche di grosse dimensioni) presenti nei canali di accesso di entrambi i versanti del Mont Berlon.
Per la salita consiglio 12 rinvii e, in caso di ritirata, anche un paio di cordini di abbandono dato che i due spit di sosta non sono sempre raccordati.
L’ultima sosta è molto “naif”: hanno ricavato due clessidre trapanando da parte a parte una lama di roccia.
Dal termine della via di arrampicata siamo scesi dal versante opposto rispetto a quello di salita (si riesce a scendere anche senza fare doppie).
Temperatura freddina in quota con vento proveniente dalla Svizzera. La fessura del terzo tiro era incrostata di ghiaccio ma, fortunatamente, Giorgio ha insistito per poterla fare lui 🙂
Il Rifugio è accogliente e la polenta concia, servita ad un tavolo vicino al nostro, ci ha indotto tentazioni…