Bellagarda (Monte) e Cima della Crocetta da Rivotti, anello valloni Vercellina e Unghiasse

Bellagarda (Monte) e Cima della Crocetta da Rivotti, anello valloni Vercellina e Unghiasse
La gita
andrea81
4 28/10/2017
Accesso stradale
poco parcheggio a Rivotti a bordo strada

Salita effettuata come logica dal sentiero n.321 per il Colle della Crocetta, piuttosto sbrigativo e diretto ma anche ben camminabile (i primi 150 m di dislivello fatti due volte causa dimenticanza portafoglio in bella vista in auto…vabbè). Dopo il Lago Vercellina anzichè passare dal Colle della Crocetta, seguito la scorciatoia (vaga traccia e qualche ometto) puntando direttamente al Colle della Terra Fertà; da qui, pensando di perdere poco tempo, proseguito per cresta fino alla Punta della Fertà (non ero arrivato causa neve tanti anni fa limitandomi ad una anticima) che in realtà richiede parecchio tempo con noiosi aggiramenti tra enormi blocchi rocciosi, fino al breve castelletto sommitale. Rientrati al colle, salita in pochi minuti alla Cima della Crocetta, dove abbiamo incontrato l’unica escursionista in tutto il giorno. Da qui l’intento era proseguire per cresta fino alla Bellagarda per non perdere i 200 m di quota fino al lago Fertà, e così è stato, anche se la cresta in realtà è un lungo pellegrinaggio tra enormi pietraie (stabili) laboriose da superare, almeno fino al colletto alla base della cresta vera e propria. Questa risulta molto divertente seppur piuttosto breve, si sale facilmente per gradoni di I e II mai esposti e di ottima roccia (parecchi ometti a guidare) sempre sul versante valle Orco. Volendo cercarle le difficoltà aumentano. superati i circa 100 m di dislivello si raggiunge la panoramica cima, peccato per le velature a tratti spesse che hanno reso meno vivaci i colori dell’autunno e dei laghi.
Discesa dalla cima al Lago della Fertà un po’ alla buona, scendendo un pendio detritico e poi di pietrame alternato a erba leggermente a sinistra della punta (direzione Unghiasse). Non ho capito se ci sia o meno una traccia migliore, forse la cosa più logica sarebbe tornare dalla cresta di salita disarrampicando i facili muretti, e dal colletto scendere per erba al lago.
In discesa, per evitare la risalita al Colle della Terra Fertà, proseguito il giro ad anello per il sentiero 323 (non passando al Gran Lago d’Unghiasse) per poi trovare la traccia principale all’Alpe Laietto con il piccolo lago. Da qui discesa nel bellissimo Vallone Unghiasse sino ad incontrare la nuova strada poderale nei pressi dell’Alpe Vaccheria. Per rientrare a Rivotti sono circa 3 km di sterrata, piuttosto piacevole seppur con alcuni strappetti in salita.

In compagnia di Marco ed Ale, a parte la signora in cima e alcuni al Colle della Crocetta, nessun altro in giro, nemmeno animali. Nonostante la siccità c’è ancora qualche ruscello e sorgente attiva. Temperatura gradevole a parte un po’ di vento fresco in cima.

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