Nulla da aggiungere alla relazione di bilalk, se non che nel tratto di rientro non è necessario scendere fino ad Alboni, perdendo notevolmente quota e aumentando lo spostamento. Poco dopo essere passati sotto la parete di Roci Ruta (attacco della via “Soli nel sole”) abbandonare la traccia che scende nel bosco e piegare a destra seguendo delle bande di plastica legate a dei rami e pochi ometti, uscndo nel pascolo dei Pianè. Portarsi al margine sudovest di questo e in prossimità di un ometto, reperire uno sbiadito bollino arancione su di un masso, attraversare allora il torrente e seguire la debole traccia in salita che costeggia il limitare del bosco, poi vi si addentra divenendo più evidente. Dopo un adecina di minuti s’innesta in una traccia più evidente che va seguita a destra fino al raccordo con l’Anello del Gran’Albone. Andare allora a destra, oltrepassare il torrente per poi raggiungere le case della Costassi, quindi l’alpeggio di pera Berghina e i Rivotti. Bellissimo e impegnativo anello allo scoperta della morfologia pleistocenica dellla “rive gauche” della Val Grande di Lanzo. Ambiente tra i più belli delle valli piemontesi. Oggi giornata splendida ma ventosa e un pò freddina la mattina. Con Silvietta