

partito presto per evitare quanto possibile le nuvole. Tanto per cominceiare l’erba era bagnata e mi sono inzuppato i piedi, che oltretutto in alto sono diventati piuttosto insensibili causa la temperatura sotto zero. per completare il tutto l’umidita’ notturna in alto ha formato uno strato ghiacciato sottile sulle pietre del canalone (che vista l’esposizione nord era presente anche al ritorno. Cosi’ ho passato mezz’ora in cima a scaldarmi, strizzare le calze e scaldare scarpe e piedi. al rientro l’erba era ancora bagnata e mi ha ribagnato. Passiamo ora ai lati positivi:
splendido estessimo panorama senza nuvole (alle 9.15, dopo sono arrivate), la pietraia del canalone, anche se scomoda, non e’ delle peggiori e rende questo un itinerario breve per arrivare alla Bellagarda. Ho mangiato parecchi mirtilli e lamponi e chiacchierato con una simpatica signora in compagnia della figlioletta la quale avrebbe voluto scavalcare la cresta per fare il giro e ridiscendere dal colle della crocetta, ma trovandosi appena ai laghi , essendo ormai mezzogiorno con diverse nuvole, ho avuto buon gioco nel dissuaderle da un percorso che mi sembrava un po’ al di sopra dei loro mezzi