Beigua (Monte) da Alpicella, anello per Rifugio Prariondo

Beigua (Monte) da Alpicella, anello per Rifugio Prariondo
La gita
Accesso stradale
Si esce al casello di Varazze dell'autostrada Genova-Savona e si gira a destra per raggiungere l'abitato di Varazze, dov

Gita di circa 18 km con quasi 1000 metri di dislivello. Da fare nelle mezze stagioni.

. Poco dopo la partenza da Alpicella s’incontra una singolare edicola votiva detta “Nicciu du Briccu du Bruxin”, che ingloba un monolite ritenuto da molti un antico menhir. L’antico sentiero si inerpica per le rocciose pendici dei monti Priafaia, Montebè e Cavalli e va ad incrociare la strada asfaltata poco sotto la vetta del Beigua. Più in alto si attraversano luoghi assai suggestivi, come il Piano della Luna, caratterizzato da massi affioranti e rocce fratturate, e la vasta zona umida delle Giare dell’Olio, dove sgorga una bella sorgente all’ombra di un grande faggio isolato. Arrivati sulla strada asfaltata che porta al Beigua, si arriva in vetta. Di qui si prosegue sull’Alta Via dei Monti Liguri scendendo fino a Prariondo. A Prariondo si prende in discesa il sentiero contraddistinto da un tratto rosso. Si costeggia il Monte Sciguelo e si arriva sopra alla frazione Faie di Varazze. Prima di arrivare alle Faie, sulla destra c’è una strada sterrata carrabile che sale fino a Monte Greppino. Si arriva ad un trivio dove si prende la strada sulla destra in salita per una decina di metri. Poco dopo si trova a sinistra il percorso contraddistinto la N rossa, che rappresenta il sentiero megalitico. La strada megalitica appare come un viale lastricato, bordato da un filare di maestosi faggi e affiancato da possenti pareti in pietra. La parete nord è costituita da macigni ormai quasi completamente abbattuti, mentre la parete verso valle è formata da una successione di triliti tamponati con pietre più piccole sino a costituire un muro continuo. Il percorso parte in corrispondenza di un cerchio di pietre fitte affiancate (bisognerebbe dire in questo caso ‘il percorso termina’, perché il sentiero megalitico, in questo itinerario, viene percorso a ritroso), al cui centro si trova un masso orientato verso il monte Greppino.
Il percorso è caratterizzato da molte peculiarità che fanno pensare alla cultura celtica e che presuppongono un uso del tracciato per scopi rituali e religiosi:per esempio, l’orientamento del tracciato, che riproduce il percorso del sole il giorno del solstizio d’estate e l’uso dei triliti.
A valle della “Strada Megalitica” è presente una faggeta; la crescita del faggio a quote relativamente basse, dove prevale il bosco misto, rappresenta un fenomeno insolito, probabilmente favorito dall’uomo. Il sentiero megalitico ci porta, infine, sopra ad Alpicella e, di lì, da via Ceresa, si torna in piazza al punto di partenza.

Link copiato