Il fatto di poter usufruire di una strada priva di divieti con fondo buono che consente di penetrare parecchio all’interno dell vallone, a creato il presupposto una volta tanto per una gita con dislivello piu’ contenuto del solito. Anziche’ da le Villard partenza ideale ma tanto lunga, per chi non vuol sciupare la macchina..e poche pretese di arrivare in vetta, noi siam partiti da addirittura a monte di le Grangettes dal tornante di q. 1802m, si poteva continuare volendo ancora fino al ponte di q.1952m prima di Peyre Murenq ma poi la gita si sarebbe ridotta davvero a ben poca cosa. Faticoso avvicinamento alla base del couloir interamente su sfasciumi e privi della benche’ minima traccia.Cosi’ come faticosa si e’ rivelata la risalita del canale per fortuna breve anch’esso ricoperto di detriti sul fondo. Dal colletto scelta la via di mezzo per il breve tratto che separava dalla vetta da superare con modeste difficolta’ su roccia. Continuato per cresta all’apparenza facile, e cosi’ era, in direzione sud superando una quota con nome Pic du Beal Ceveilhan facente parte della crete de Cialanches, che abbiamo seguito fedelmente con frequenti aggiramenti sul lato est fino alla congiunzione con lo spartiacque divisorio dei valloni del Peyre Murenq da dove siamo saliti a nord, con quello dei Lacs de Lauzet a sud per poi buttarci giu’ sulla verticale di dove era parcheggiata l’auto, di poco a valle della localita’ Le Clot de Villan. Bell’anello ex-novo anche stavolta con camminamento per gran parte sul filo di panoramicissime creste ove sembrava di essere come in Dolomiti, con una discreta giornata garantita qui di bel tempo piu’ che in Italia in ottima compagnia di Tiziana. Info in merito a questa gita si trovano su www.Skitour.it.