Si va a dormire la sera con un programma, ci si risveglia al mattino e fuori piove a dirotto per cui tutto salta: normale con il meteo attuale…. Però a metà mattinata arriva qualche schiarita, ci si inventa un’alternativa e si opta per questa gita, con l’obiettivo di scollinare sulla Val Ferret attraverso quel Colle Battaglione Aosta la cui salita (un po’ eterna a dir la verità) è sempre motivo di soddisfazione. Alla partenza da casa il programma originale prevedeva di scendere dal colle fino all’alpeggio Tsa di Secheron per poi risalire alla Tete entre deux Sauts a vedere la catena del Bianco, poi però al Colle Battaglione Aosta ho visto quella vetta accessibile dal sentiero (all’inizio pensavo essere la Testa di Secheron, in realtà è più alta) e allora è nato questo itinerario.
Escursione sicuramente da 5 stelle sia per il percorso, mai difficile anche se impegnativo e sempre in ambiente solitario, che per i punti toccati: il colle e la vetta. Invece la vista-Bianco è rimasta solo potenziale, causa un meteo che ha offerto solo nuvoloni neri e poca luminosità, oltre a qualche goccia al colle.
Nessuno sul percorso, solo alcuni camosci e stambecchi sotto la vetta (quelli da ringraziare visto che segnano il percorso che aiuta la salita); i primi umani – due inglesi diretti al Bonatti – incontrati all’alpeggio di Arminaz, praticamente ormai a conclusione gita.
Un grazie con tanta riconoscenza alla moglie per il recupero a Pra Sec, senza il quale la traversata sarebbe stata davvero problematica, e per la cena al “Ristorantino” ad Entreves.
Con il fido Frank, oggi destinato a rimanere a casa ma poi il cambio di programma e lo sguardo a cui non si poteva dire no l’ha fatto essere del gruppo (noi due). E’ l’unico che ringrazia il meteo instabile ….