Basto (Tete Nord du) da Pont du Countet

Basto (Tete Nord du) da Pont du Countet
La gita
giada
5 02/08/2017

Bellissima gita, in ambiente selvaggio e severo, montagna poco frequentata e sconosciuta ai più, itinerario un po da cercare, qualche tratto di facile arrampicata. Quando si arriva al Lac Autier col sole negli occhi e si cerca la nostra meta si trova un orizzonte di pinnacoli non male…..
Finalmente una gita con un po di divertimento, in un angolo selvaggio e poco frequentato dalla massa, proprio di fianco alla famosa e super affollata Valle delle Meraviglie. La cima è in mezzo a tante vette molto blasonate, e proprio per questo è un ottimo balcone panoramico da un angolatura un po inusuale. Per citare alcuni vicini: Gran Capelet, Bego, Chamineye, Clapier, Maledia, Gelas…….e i laghi…. Ero già stata in questo bel vallone diversi anni fa per fare la Tete Du Lac Autier (di nuovo un bel giro) e vi sono tornata con immenso piacere!
Oggi sono con Ale e Giovanni, sbagliamo già strada dopo il pontino alla palina per la deviazione per il Lac Autier, il sentiero è mal segnato e così siamo finiti su un ripido pendio di rododendri seguendo una vecchia traccia e segni sbiaditi, per poi riprendere il sentiero un po più in alto aggirando un costone, il lato positivo è che abbiamo guadagnato quota velocemente. Consiglio una volta giunti al pontino prima della deviazione per il Vallon de L’Autier, di prendere una traccia a destra che va ad attraversare il ruscello e va a uscire sul piazzaletto dove arriva la vecchia stradella utilizzata per la costruzione della diga del Lac de la Fous (stradella che si può anche utilizzare per il ritorno all’auto), per poi andare a sinistra ad immettersi sul sentiero che arriva dalla palina ed inoltrarsi nel selvaggio Vallon de l’Autier.
Una volta giunti al Lac Autier il panorama si fa severo, si passa il lago a destra seguendo il sentiero, sentiero che mano a mano che si sale diventa traccia e compaiono gli ometti, si lascia l’erba per far spazio alla pietraia (pietraia devo dire tra le più comode e stabili che abbiamo trovato in giro), e giunti a quota circa 2390 m. nei pressi di un grosso mammellone roccioso, all’altezza della parete sud della Tete Nord du Basto e prima della Tete Centrale du Basto, si devia a sinistra verso la parete sud della Tete Nord du Basto, andando ad individuare un ometto all’apice di un pendio erboso, per poi trovare una traccia. Una volta individuato questo pendio e il primo ometto, è sufficiente seguire gli ometti che con un paio di terrazze inclinate ascendenti verso destra portano contro la ripida parete ovest della Tete Centrale du Basto, sotto la verticale della Breche du Basto. Si risale il canalino che scende dalla Breche tenendosi sulle rocce inclinate (meglio del fondo detritico) giungendo poco sotto l’intaglio della Breche du Basto segnata dal verticale spigolo roccioso della Tete Centrale du Basto. Qui si devia a sinistra su ripido pendio erboso passando a destra di un gendarme, si prosegue fino a poco sotto la rocciosa cresta sud est per proseguire in diagonale verso sinistra, rimanendone sotto, tra erba e roccette. Si arriva fino alla fine della rampa di erba e terra che va a morire contro le rocce di un gendarme della cima, che sembra la vetta (e qui abbiamo sbagliato la seconda volta finendo in un ripido canalino con un successivo salto di due metri di III che abbiamo salito per finire su un gendarme e trovare poi ancora un altro gendarme prima della vetta), passando sotto le rocce verso sinistra si scavalca il costone roccioso, ometti che abbiamo rifatto su tutto il percorso, e traversando ancora verso sinistra su roccette e ripido pendio erboso, si arriva ad un secondo pendio erboso che con arrampicata finale su roccette (F+) porta sulla piccola cima, ometto e bellissimo panorama sulle vette circostanti e sul grande Lac du Basto. Giornata bellissima, molto calda dal Lac Autier a scendere, sopra un fresco e sostenuto venticello ci ha fatto compagnia per la gita. Sopra al lago c’è un ruscello che appare e scompare nelle rocce, qui abbiamo bevuto e fatto rifornimento idrico vista la giornata calda e ventosa. Fino al lago, e sotto, abbiamo incontrato parecchi escursionisti, dopo regna la solitudine totale. L’itinerario si svolge nel Parc National du Mercantour, verso il Refuge Nizza ci sono gli operai forestali che stanno sistemando il sentiero, e per tutta la mattina un elicottero ha fatto avanti e indietro dal Pont du Countet al Lac de la Fous dove ci sono dei lavori alla diga. Abbiamo visto diversi camosci con i piccoli e due aquile.
Se invece di svoltare a sinistra verso la Tete Nord du Basto, si prosegue dritti nel pietroso vallone a monte del Lac Autier verso est, si va con traccia e sentiero, a sbucare alla Baisse du Lac Autier per poi scendere poco sotto alla Baisse de Valmasque e proseguire nella Valle delle Meraviglie (sentiero che quattro francesi che erano poco dietro a noi si apprestavano a fare, signori che ringraziamo, in quanto ci hanno confermato col gps la nostra posizione visto che non avevamo indicazioni ben chiare su dove andare).
Gita che consiglio di sicuro, da fare in una bella giornata come la nostra. Grazie ad Ale e Giovanni per la bella gita e giornata passata assieme!

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