Sveglia al Benevolo alle 6:30 con nebbia e pioggerellina sottile, dopo mezz’ora tutto pulito. Saliti verso il lago Goletta e al secondo bivio preso il sentiero 14A con indicazioni per l’alpeggio Goletta. Dopo l’alpeggio l’attraversamento della cascata è risultato problematico a causa della grande quantità di acqua (nonostante ci sia una corda fissa sul passaggio).
Traverso fino al bivacco da dove inizia la salita con pendenze davvero sostenute per 500 metri di dislivello.
Gli altri torrenti sono stati un po’ più semplici da attraversare, ma abbiamo messo comunque un piede ammollo. L’ultimo tratto non è molto ripido, e il sentiero è evidente.
Completamente diversa la discesa su Valgrisenche: occorre compiere un lungo traverso su terreno moolto instabile verso destra (guardando verso valle) per evitare alcuni salti di roccia.
Sono presenti pochi ometti e ancora meno bolli gialli. Dopo il traverso il sentiero si perde e bisogna puntare ai sassi posti ai lati del sentiero (vicino alle pozze d’acqua).
Una volta arrivati nei pressi di alcune pozze d’acqua il sentiero è delimitato dai sassi ai bordi e non abbiamo visto solo un bollo giallo fino al bivio per il rifugio Chalet de l’épée.
Assolutamente da evitare in caso di nebbia.