Basodino (Monte) dalla Capanna Basodino per la Via Normale Svizzera

Basodino (Monte) dalla Capanna Basodino per la Via Normale Svizzera
La gita
scristal2
5 21/07/2013
Accesso stradale
Una strada nuova e' sempre piacevole !

All’Acqua, val Leventina ? non centrano molto…
Prima di arrivare a Locarno ( SS34 del Lago Maggiore) si devia a sx seguendo le indicazioni x Centovalli. Poi si imbocca la Val Maggia e all’altezza di Cavergno si prende a sx la “primordiale” val Bavona, che in 12km porta all’ultimo paesino di San Carlo, mt 940 da dove si parte.
La partenza e’ all’altezza del primo tornante dopo il paese lungo la strada che porta alla funivia: slargo sulla sx e stradina asfaltata chiusa al traffico che sale fino ad alcune prese dell’acquedotto. Unica indicazione un cartello che dice “sentiero di montagna”.
150 mt di dislivello sulla suddetta stradina, poi ancora un pezzetto su di una carrareccia sterrata e quindi sentiero ben tenuto ed evidente, rifatto di recente in alcuni tratti nella parte alta causa frane fino al rifugio.
Il giorno dopo dal rifugio ci si dirige verso il lago di Zott, lo si aggira sulla sx e su ripida traccia si risale un canale erboso che da accesso ai prati superiori dove si incrocia poi il sentiero che arriva da Randinascia.Si prosegue poi in diagonale verso sx sino a raggiungere la morena del ghiacciaio.La si risale fino alla fine, ignorando ad un certo punto i segni che piegano a sx in leggera discesa ( sentiero glaciologico ?). Dal termine della morena per noi e’ stata tutta neve fino alla cresta finale, tanta neve, zero crepacci, fosse sempre cosi’! …
Cresta finale divertente, mai troppo difficile o esposta.
In discesa 1000mt a rotta di collo tutto su neve fino al bivio indicato in foto. Poi ancora nevai discontinui fino a Randinascia. Chiuso l’anello scendendo dal sentiero del colle Valmaggia ( itinerario e senso di marcia consigliati con salita dal lago Zott e discesa appunto da questa parte).

I miei compagni erano molto scettici alla partenza : x la distanza da Torino (230 km da To Nord, meno comunque che al Morasco), per il temuto traffico sulla SS34, per la quota non elevata della vetta , per la bonta’ del soggiorno sul rifugio svizzero….
Alla fine invece il viaggio e’ filato via liscio, il traffico sulla statale scarso, la quota seppur modesta non si notava grazie alla moltissima neve, e sul rifugio che dire ??
Una grigliata indimenticabile che valeva da sola il viaggio !!! Poi un ottima insalata di riso e un’insalata di verdure fresche da far invidia alla mia dell’orto e il tutto in porzioni alla “finche’ ce ne sta…!!!” , tanto che, nonostante mi fossi portato tutto da casa, alla fine ho dovuto aiutare i miei compagni a finire ….
Ai nostri complimenti i gestori ci hanno assicurato che la qualita’ non era solo un puro caso !
Torneremo a controllare !
Con Ricca e Maghi’ in vetta , Max, Paola e Carmen invece sono saliti al Pizzo Pecora sopra il lago Zott.
Non ero mai stato nel canton Ticino : mi ha colpito molto e fatto molta invidia come numerosi escursionisti locali fossero talmente poliglotti ( italiano, francese, tedesco e pure inglese) da mischiare parlando tra di loro le varie lingue nello stesso discorso.
Al rifugio e’ possibile arrivare anche con la funivia che parte da poco sopra il paese.

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