Neve assente su tutto il percorso. Il tratto sulla morena è stato sistemato e ci sono evidenti ometti/bolli/frecce che conducono direttamente al col Basei senza possibilità di errori. Con queste condizioni, la gita può essere considerata escursionistica, tranne per il tratto attrezzato sotto al castello finale. Ci sono due tratti con cavi d’acciaio nuovi e in perfette condizioni. Il primo è quasi inutile e più che altro indica la direzione da seguire lungo la cengia. Il secondo, dotato anche di staffe metalliche, è invece essenziale per raggiungere la cima. In condizioni asciutte è semplice, occorre solo un po’ di attenzione in discesa perché l’esposizione è forte e le rocce sono sporche di detriti. In caso di terreno bagnato l’attenzione deve essere massima perché non è davvero amesso scivolare. Per principianti o persone che temono l’esposizione potrebbe aver senso assicurarsi al cavo. Tratto molto breve, ma intenso, che comunque, essendo esposto ad est, prende sole già dal mattino presto. Con neve/ghiaccio consigliato solo a persone esperte con l’opportuno equipaggiamento.
Gita stellare in un ambiente strepitoso. Si passa dai verdi pascoli alla morena alla cresta rocciosa. Salita varia e divertente in un angolo di paradiso. Dalla cima vista a 360 gradi su Granta, Granpa, Bianco e sul colle del Nivolet, che sembra di poter toccare.
Un plauso particolare al personale del Benevolo per gentilezza, ospitalità e cortesia. Ce ne fossero di rufigi e rifugisti così!