Barrouard (Monte) da Rivotti

Barrouard (Monte) da Rivotti
La gita
ivangraticoli
4 03/02/2024
Accesso stradale
Strada da Pialpetta a Case Giordano tortuosa, strettina e con un po' di buche di troppo ma pulita. Non più di quattro posti per parcheggiare a Case Giordano altrimenti fermarsi prima a bordo strada tra il piccolissimo borgo e Rivotti.

Partito da Case Giordano e preso il sentiero che porta al sentiero balcone. Sul sentiero balcone c’è qualche tratto innevato che non necessita di ramponcini, basta stare attenti a non mettere i piedi sui tratti dove emerge del ghiaccio. Non ho preso il sentiero per i laghi di Sagnasse, ho proseguito e preso la traccia dopo il Gias dei Signori. Inizialmente la traccia è chiara e ci sono ometti poi si perdono l’una e gli altri ma la direzione è evidente. Ci sono tratti innevati ma si evitano fino alla conca al di sotto dell’ultima risalita verso la cresta del Giom dove l’innevamento è abbondante. Io, per evitare i nevai, ho scelto di salire per una ripida china tra rocce e rododendri a sinistra della conca ma non è stata una gran scelta perché tra i rododendri si nascondono parecchi “grumi” di ghiaccio vivo. La lunga cresta sud del Barrouard si risale fino a quota circa 2650 riuscendo ad aggirare i vari nevai che si estendono verticalmente, ci sono tracce e ometti ma si sale anche liberamente senza seguirle. Da quota 2650 iniziano a trovarsi nevai da attraversare su neve sfondosa che tra salita e discesa ora ho comunque battuto “profondamente”. Il tratto roccioso che porta in vetta è da affrontare con un po’ di attenzione, ci sono nevai sparsi in mezzo alle pietre; ho seguito per intero la cresta rocciosa aggiungendo parecchi ometti, la traccia estiva al momento resta coperta da nevai un po’ esposti e, come detto, sfondosi quindi non sicuri.
Discesa come per la salita fino al colle tra Giom e Barrouard (dove ci sono i due grossi ometti), da qui non sono ridisceso per la china di salita ma ho preferito battere una traccia in traverso sul nevaio che mi ha riportato nella conca sottostante e da qui di nuovo come in salita fino a ritrovare il sentiero balcone.

Solitudine assoluta. Date le nebbie estive immaginavo di trovare qualcuno sul percorso che approfittasse della giornata invernale similprimaverile che è stata oggi. Ho solo incontrato, nello scendere, 4 “passeggiatori” sul sentiero balcone. Davvero tanto caldo; con quello che dovrebbero essere il giusto innevamento e il freddo del periodo sarebbe un’invernale di grande soddisfazione. Comunque panorami fantastici.

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