Ecrins (Barre des) Parete Nord

La strada è chiusa ad Ailefroide, supplichiamo un passaggio al gestore del Refuge Cezanne che transita poco dopo la nostra partenza, prima ci concede solo gli zaini, poi ci ripensa e ci porta sino a dove la strada è sgombra all’inizio della piana di Pré de Madame Carle. Salita al rifugio con due togli e metti sulla mulattiera, poi innevamento ottimale, alcune grandi valanghe sotto e sopra il Refuge de Glacier Blanc (sabato chiuso, domenica aperto). Refuge des Ecrins pieno, ben gestito. Domenica partenza verso le 5 su neve beton, non facile la discesa al ghiacciaio alla luce delle frontali. Risalita sino alla base della Barre su ottima traccia. Lasciamo zaini e sci e attacchiamo la parete sulla verticale della cima, la terminale in quel punto praticamente è inesistente, si sale su neve senza troppe difficoltà. Purtroppo un forte vento da ovest ci tormenta per tutta la salita della parete trasportando una quantità notevole di neve (le peste di tre che ci precedono di poco risultano già quasi inesistenti). Croce di vetta quasi interamente sommersa dalla neve. Seguiamo chi ci precede in discesa sulla tracce di chi ha sciato la parete (oggi in 4) con lungo diagonale verso il Dome e poi in verticale, qui un breve tratto in ghiaccio ci consiglia di sacrificare un chiodo e fare una calata per concludere la discesa di nuovo su neve. Recuperiamo sci e zaini e saliamo in breve al Dome, poi lunghissima discesa. Sino al Glacier Blanc neve farinosa, pendenze sempre molto sostenute e tantissimi passaggi, ghiacciaio bello liscio, marcetta solo nell’ultimo tratto sopra il Refuge du Glacier Blanc, poi dall’imbocco della mulattiera con tre o quattro togli e metti si riesce ancora a scendere sino al Refuge Cezanne per canali e canalini.
Oggi in tredici compresi noi 3 sulla Barre, circa un centinaio sul Dome.