Salita come da itinerario: il sentiero è sempre evidente e molto ben segnalato, nessun problema di orientamento nemmeno con nebbia (per chi non avesse il GPS). Assenza di neve sul percorso, presente solo qualche residuo fuori traccia negli ultimi 50 metri.
Il lungo traverso, ottimamente attrezzato nei punti più esposti, era asciutto e non ha dato alcun problema.
Giornata purtroppo un po’ nuvolosa, con limitate aperture, ma almeno la Valsessera e parte della Valsesia si sono viste.
In discesa abbiamo seguito la variante “B”, passando dalla Spelonca e dalla Bocchetta Foscale. Alla Spelonca abbiamo incontrato Ales, personaggio molto particolare e sicuramente un “maestro della pietra”, che ha lasciato senza parole pure un ing. preparato come il sottoscritto, quando mi ha mostrato come ha spostato massi da 30 tonnellate da solo con l’ausilio di sistemi di carrucole e leve incredibili!
Percorrendo l’anello si fanno 1200 m dsl.
Una bella escursione alla scoperta di una nota cima delle prealpi Biellesi, per noi nuova. La consiglio particolarmente in questa stagione, nella quale i boschi sono un’esplosione di colori e un ulteriore incentivo ad andarci (oltre ai panorami).
Il rifugio Monte Barone era ancora aperto, idem la Casa Forestale “La Ciota”.
In allegra compagnia di mio figlio, rimasto affascinato dalla figura del vecchio Ales più che da tutto il resto 🙂