Barone di Coggiola (Monte) da le Piane, anello per la Spelonca e Bocchetta Foscale

Io sono partito dal paese di Viera, allungando di circa 250 m il dislivello (30′) salendo a le piane su bella mulattiera molto remunerativa. Da Le Piane seguito il sentiero molto ben curato e segnalato, toccando il nuovo rifugetto della forestale, e quindi per il selvaggio traverso con punti attrezzati (utile in caso di ghiaccio) al Rifugio Monte Barone. Da qui in poi il sentiero è sì segnato ed evidente, ma molto ripido e faticoso, almeno fino alla sella alla base del crestone. Dorsale conclusiva sempre piuttosto ripida, nell’ultimo tratto il sentiero è ancora coperto da un nevaio, occorre salire direttamente alla cresta sovrastante (grosso ometto) e da qui in piano tra roccette si raggiunge la croce di vetta.
Discesa dal versante di salita fino al rifugio Monte Barone, quindi mi sono fatto attrarre dalla variante per la Spelonca, ambiente molto selvaggio e meno battuto. Alla Spelonca ho avuto il piacere di conoscere il signore che da anni costruisce con macigni enormi questo posto ameno, ricavato sotto uno sperone di roccia, il quale mi ha raccontato tutta la storia del luogo e dei suoi sforzi per realizzarlo.
Da qui in avanti discesa molto rapida fino al cuore del vallone sottostante, dove una volta attraversato il ruscello occorre risalire 50 metri fino alla Bocchetta Foscale, dalla quale con piacevole percorso in breve si torna al rifugio Forestale chiudendo l’anello.

Molta gente sul percorso classico, nessuno sulla via che ho scelto al ritorno. Caldo esagerato, per fortuna c’è molta acqua per rifocillarsi, tra ruscelli e numerose fontane. Bel panorama anche se parzialmente limitato da qualche nuvolaglia di calore.