Mi piacciono i posti a me nuovi e questa parete lo era. Bella e abbastanza imponente (nei limiti delle sue dimensioni), a guardarla dal basso fa la sua figura. Avvicinamento senza grossi problemi in quanto la parete la si ha dinnanzi, ma non segnalato (né tacche né ometti) e a tratti “infastidito” da alberi schiantati, rovi e vigorosi cespugli di pungitopo. La via parte praticamente sullo spigolo in basso (scritta “Spigolotto”). Via sempre bella e logica, nel cui contesto sono totalmente trascurabili i pochi metri che si debbono fare in A0 su roccia friabile. L2 è stata spezzata in due tiri (circa 25 m cadauno) con l’aggiunta di una sosta intermedia. Credo qui non si trovi coda e questo è un gran valore aggiunto. Da informarsi bene sulla discesa se non si è dei local e noi che non lo siamo, abbiamo girovagato il giusto una volta usciti dalla via per capire da che parte scendere. In sostanza si raggiunge la falesia descritta in relazione (2-3 minuti dall’uscita della via) dopodiché la si costeggia in direzione nord seguendo dei rari spezzoni di bandella scoloriti appesi ai rami (assenza di ometti; dopo il primissimo tratto, sentiero non più individuabile). Una volta raggiunto un avvallamento si intercetta un marcato sentiero (un’autostrada) che riporta a valle senza problemi, transitando presso alcune antiche costruzioni in pietra edificate sotto strapiombi rocciosi naturali. Personalmente ho trovato la via bella, divertente e remunerativa. Con RobyS.
Un consiglio se ci si ferma in zona e si cerca un posto semplice in cui dormire: B&B “Chez Annie” a Donnas (colazione che lascia sbalorditi e molta gentilezza).
Un pensiero a mio padre, che oggi avrebbe compiuto 69 anni, ma la vita, si sa, non sorride a tutti…