Barifreddo (Monte) da Argentera per il Monte Appenna

Barifreddo (Monte) da Argentera per il Monte Appenna
La gita
phantom
4 02/09/2016

C’è una barra all’inizio della sterrata della Valle Argentera e un cartello relativo al pedaggio di 3€, ma non c’era nessuno ad esigere.
Partiti da Argentera, all’inizio il sentiero non è chiaro, ma l’Appenna è visibile in lontananza, ci si orienta a vista e con i radi paletti.
Dopo 2.000 metri la traccia diventa evidente, qualche tacca gialla e paletti.
Fino all’Appenna niente da segnalare. Dalla vetta dell’Appenna è tutta un’avventura, la traccia all’andata non l’abbiamo vista, al ritorno si, ma è molto labile con qualche rarissimo ometto. Nel primo tratto seguire il filo di cresta, dopo l’intaglio, si può continuare a filo cresta, non ci sono difficoltà eccessive. La traccia è a circa mezza costa 5-6 metri sotto il filo di cresta.
Arrivati in prossimiità dell’ultimo tratto di salita, stare il più possibile a sinistra, lì c’è la traccia; noi, come detto, non l’abbiamo vista e siamo finiti in un altro canalino di sfasciumi ripido e molto infido, con qualche placca appoggiata (meglio degli sfasciumi) a intermezzare gli sfasciumi, risaliti dritto per dritto verso la croce non senza difficoltà. Dalla cima la traccia è più evidente anche se non sempre chiarissima.
Al ritorno seguita la traccia e per evitare di risalire all’Appenna, abbiamo fatto un lunghissimo traverso su sfasciumi ripidi e infidi.
Non c’è una traccia, si va a vista e si recupera il sentiero 609 intorno ai 2.500 metri, col senno di poi, forse era meno ravanoso risalire l’Appenna.

Che dire una cima ravanosa, se si percorre la “traccia” le difficoltà sono minime, ma visto che è quasi certo che non la si troverà o la si perderà, il rischio di finire in situazioni poco divertenti è molto alto, consigliata a chi piace ravanare ed ha un minimo di esperienza alpinistica.
Bella gita insieme al buon kima.

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