Bardia (Cima di) e Monte Peyron da Genzana

Bardia (Cima di) e Monte Peyron da Genzana
La gita
diecimilapiedi
5 09/06/2016
Accesso stradale
nessun problema, neppure di parcheggio

Novemilaquattrocentosedici piedi. Gita ultimamente molto gettonata dai gulliveriani, e siamo andati a capire perchè: l’abbiamo capito, ancor di più se si fa l’anello che oggi abbiamo percorso. Finestra di tempo splendido al mattino, che giustifica ampiamente la levataccia. Partenza da Genzana con mulattiera bella ripida, poi si addolcisce e si arriva ai due guadi che rappresentano l’aspetto tecnico più impegnativo della giornata: dimenticate di mantenere asciutti i piedi e passate dall’altra sponda, dove il sentiero GTA, ben segnato (eccetto nel tratto vicino le grange Roulph: salire a destra, direzione Est) vi accompagnerà fino al colle del Rastel….da qui si presentano il Viso e i suoi fratelli. Una facile dorsale prevalentemente erbosa porta alla punta, con la croce recentemente posata: panorama notevole sulle montagne e, sotto, su Chianale. A pochi metri, con due semplici passi di arrampicata, c’è l’altra elevazione (forse un metro più alta).
Discesa redditizia al colle e puntata al vicino (dieci minuti) monte Peyron, col lago di Castello ottocentro metri sotto di noi.
Tornati al colle del Rastel prendiamo a destra seguendo il GTA per Chianale; il sentiero indugia in qualche saliscendi e si mantiene per un un buon tratto a mezza costa prima di perdere quota, regalando scorci incantevoli; passa nei pressi di un laghetto e poi con diversi tornanti scende a monte di Chianale, luogo idoneo al pranzo. Per il ritorno ci siamo mantenuti sulla destra orografica lungo il suggestivo e quasi pianeggiante percorso (sentiero dottor Crotto) tra fiori dai mille colori e larici fino a tornare a Genzana.
Un saluto ai gulliveriani Roberto Vallarino e Flavio incontrati poco sotto la cima. Tre orette per la salita, sei orone per l’anello: percorretelo….

Con la giusta compagnia di Gian Mario.

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