Bardan (Monte) da Isola

Bardan (Monte) da Isola
La gita
emanuele_80
4 22/11/2014
Accesso stradale
strada pulita
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Farinosa ventata
Neve (parte inferiore gita)
Farinosa ventata
Quota neve m
1400

Partenza poco dopo le 7 dalla chiesa di Isola, con solo qualche chiazza di neve al suolo; il manto continuo si può trovare già nei pressi di Stabisotto dove evitiamo di salire lungo la strada, tagliando nel bosco su sentiero ed oltrepassando lo skilift abbandonato fino a raggiungere le baite di Frondaglio. Calziamo le racchette poco dopo ed attraversiamo vari alpeggi, entrando poi nel lariceto. Ben presto ci rendiamo conto che, per arrivare al Piano dei Cavalli, è necessario piegare a sinistra per cui abbandoniamo il tracciato risalendo nel ripido bosco che diventa sempre più rado. Con la cima posta davanti a noi, ci accorgiamo in seguito di dover superare una breve ma ripida bastionata rocciosa per accedere ai pendii superiori; tentiamo inutilmente di scavalcarla con un attacco diretto, poi ripieghiamo costeggiandola in direzione del Bardan fino ad uscirne dove la pendenza lo consente. Finito il ravanamento, siamo finalmente al sole. Ci diamo il cambio a tracciare per dossi e vallette in un magico ambiente “pannoso” e completamente intonso, arrivando così al Lago Bianco. Qui il terreno si fa un po’ più ripido ma sempre facile fino all’ampia cresta che conduce all’ometto di vetta, raggiunto dopo ben 5h e 20’ di effettivo cammino! La cima è molto vasta ed il panorama altrettanto. Sosta breve e discesa rapida sullo stesso percorso tagliando qua e là dove possibile. Arriviamo alla macchina poco prima del buio.
Gita molto lunga ma facile, ce la siamo battuta tutta da cima a fondo per cui gran faticaccia, vista anche la neve farinosa dall’inizio alla fine, un po’ gelata solo ritornando a valle. L’ambiente, panoramicamente eccezionale, è molto ameno e solitario, a tratti monotono ma la splendida giornata non lo fa affatto pesare. Abbandonata l’idea iniziale di arrivare fino alla Cima di Barna, dato il molto tempo speso a tracciare. Visti scendendo due scialpinisti in lontananza, in salita da chissà dove, quando ormai eravamo in prossimità del Piano dei Cavalli, uniche due anime oltre a noi nel vallone.

Con l’instancabile Zeus ed il sempre pronto Ale, oggi malinconicamente lontano dalle creste e dai suoi amati canali.

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