Solo 2 cose da segnalare:
1) La strada che porta ai Bagni di Vinadio è chiusa per lavori dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.30 (quando è aperta c’è il senso unico alternato con semaforo). Per questo motivo abbiamo dovuto abbandonare la cresta un po’ oltre la metà perchè se no saremmo stati bloccati fino alle 17.30.
2) Dalle relazioni lette su Gulliver ci sembra un po’ sottovalutato il passaggio dopo il primo torrione, che si consiglia di affrontare direttamente per cresta a dex del famoso “pinetto”. Il passaggio a ns avviso è almeno un 4°, esposto ed improteggibile, anche se lungo solo 5 o 6 metri. A conferma di ciò, la fettuccia che qualcuno ha lasciato sull’intaglio prima del passaggio per scendere in doppia sul versante Seccia (doppia credo piuttosto lunga) per evitare,credo, proprio questo passaggio (tornare indietro sarebbe problematico). Noi l’abbiamo risolta alla vecchia maniera, ovvero con il lancio della corda (riuscito dopo numerosi tentativi) sullo spuntone soprastante, per avere una sicurezza; con i Vibram, il passaggio è stato abbastanza impegnativo.
Peccato per l’incompiuta, alla prossima volta, comunque bell’itinerario.
Bagno rinfrescante al laghetto del forte di Vinadio al ritorno.
Con Gino.