Bandarray (Col du) da Arnouva

Bandarray (Col du) da Arnouva
La gita
brunello-56
3 21/07/2012
Accesso stradale
In auto ad Arnouvaz

Oggi, giornata meteorologicamente tutto sommato accettabile, c’era solo un posto in Valdigne dove non andare: la cresta di confine svizzera al Col du Grand Ferret, dove – forse con il passaparola – tutte le nuvolosità si erano date appuntamento. Io puntuale ci sono capitato.
Oggi gita defatigante post-taglio-erba, però con solo uno scarso pomeriggio a disposizione. Siamo capitati in Val Ferret, dove il modo migliore per fuggire dall’affollamento del sentiero TMB è quello di ripiegare, prima del colle, verso il Vallone di Combette. Ma si può fare ancora di più: salendo sul sentiero TMB per il Rifugio Elena, appena passati i ruderi dell’Alpeggio di Tza de Jean si svolta a destra sul sentiero (di cui però non si vede lo stacco) che porta ai ruderi dell’Alpeggio di Tza de Jean damon, dal quale per tracce di bestiame si entra poi nel vallone di Combette. Qui la solitudine è assicurata.
Meta sarebbe stata la Pointe de Combette, ma visto il forte e freddo vento con visibilità pressochè nulla, all’imbocco del vallone, da dove non si vedeva neanche il colle, si è optato per il dietro front. Peccato, questa è sempre un’eccezionale balconata sui bacini di Freboudze-Triolet-Pre de Bar.
Vi sono ancora lingue di neve residue, ma il sentiero per il colle dovrebbe (condizionale d’obbligo) essere ormai libero.

Oggi con Frank, per niente sconvolto dal vento, anzi. Per lui un deterrente contro il caldo.
Un grazie alla moglie per l’attesa ad Arnouvaz, ma stavolta il rientro è stato anticipato

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