Nome appropriato, un po’ perchè la stagione è quella giusta, un pò per via della struttura che sovrasta l’itinerario e un pò per lo stato d’animo durante l’intera via che, pur essendo attrezzata a spit (nota tecnica: una piccola serie di friends fino all’1BD non guasta, seppur quasi sempre inutile, ma tiene compagnia) regala diverse emozioni “alpinistiche”…; -)
La chiodatura è buona ma non esattamente “ascellare”… In diversi passaggi -alcuni anche per andar via dalla sosta- occorre sangue freddo e padronanza del grado obbligatorio, nonché abitudine ad avanzare talvolta su roccia friabile…nonostante nel complesso sia considerabile buona, in particolar modo nella seconda parte.
Come diceva un commento del paio di cordate che hanno ripetuto l’itinerario prima di noi trovato sul libro di via, “via seria”….e questo rende molto bene l’idea, aldilà dei gradi dati dai primi salitori, un 6a obbligatorio….sul quale conviene non avere molti dubbi. Diciamo che dal primo tiro, osservati grado e distanza della prima protezione, ci si può già fare un’idea, seppur sommaria, di cosa aspettarsi.
Insomma, io e Gabry pensavamo ad una gitarella dietro a casa tanto per passare una giornata all’aria aperta…ed invece ci siamo imbattuti proprio in una bella avventura!