- Accesso stradale
- NO PROBLEM SINO AL RIFUGIO
- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 2000
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Dal rifugio si portano gli sci sino a quota 2100 il primo tratto ripido è stretto, conviene quindi portarli a spalle, poi neve dura sino a quota 2700 (abbiamo usato coltelli), abbiamo evitato di stare alti in quanto il lungo traverso presenta diverse colate di pietrame, appena arrivati al sole neve morbida e ben tracciata sino alla spalla dove si lasciano gli sci, la cresta presenta un passo iniziale ed uno successivo pochi metri sopra più impegnativi, il secondo è molto esposto e non bisogna cadere, per il resto si cammina, utile una picozza. In discesa primi 150 mt neve molle con fondo duro (82/100) poi primaverile quasi perfetta nel gran canalone (92/100) dopo lungo traverso cercando di stare più alti possibili con breve risalita, poi nuovamente bei pendii ripidi con neve primaverile (87/100) sino a quota 2000 circa sfruttando l’ultima stretta lingua di neve.
Con Filo e Luca.
Gita completa e di un certo impegno con panorama particolare, quasi dolomitico, la neve è ormai ridotta al lumicino, quindi non sarà fattibile ancora per molto.