- Accesso stradale
- lasciata l'auto all'inzio del pianoro sotto la parete dei militi
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Polverosa pesante
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1900
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
In realtà con l’auto si può arrivare fino alle grange di valle Stretta, qualcuno lo ha fatto, noi l’abbiamo lasciata al segnale di divieto.
saliti sci a spalle fino ad oltre 2100, salendo per il bosco sopra il ponte della fonderia. Quindi messi sci e coltelli e via per l’incredibile itinerario, molto continuo (30-35°, max 40 in un tratto), nel canalone “sinuoso” tra le pareti calcaree. Neve dura, con qualche tratto di ghiaccio, poi verso i 2.600 uno strato di neve recente che è via via aumentato fino ad almeno 30 cm sopra i 2.900. Ci siamo fermati all’altezza del colle, non ci siamo fidati a fare l’ultimo traverso verso le rocce sommitali, anche per la presenza di nebbie insistenti.
Discesa per i primi 100-150 m su neve pesante, poi firn ultra perfetto fino al fondo del vallone (poco oltre quota 2.000). Di lì con un gava e buta abbiamo provato ad infilarci nella forra del torrente, ma ad un certo punto non era più percorribile e quindi siamo risaliti di qualche metro e siamo ridiscesi a piedi per una scarpata successiva della gola, attraverso la quale abbiamo raggiunto il piano della fonderia. Poi lungo la stradina con qualche gava e buta e passaggi su terra…
Gita in ambiente spettacolare. Ormai non è più consigliabile per la scarsità di neve nella parte bassa (in alto invece ce n’è in abbondanza, anche perché non è che prenda molto sole…)
Con Dario e Gianni, che si è dato un bel da fare a battere la parte alta.