Badile (Pizzo) – Via Cassin

Badile (Pizzo) – Via Cassin
La gita
puzzole
5 18/08/2012

– Conviene bivaccare alla base della parete o nei pressi, noi abbiamo trovato un comodo riparo sotto un’enorme sasso, e c’erano pure i materassini… questo fà anticipare l’arrivo all’attacco della via rispetto a chi sale dalla capanna Sacs Furà, e posticipare l’orario della sveglia!
– Come materiale basta una serie di friend fino al 4 camalots e molti cordini per allungare le protezioni
– Per scendere dal Badile sconsiglio vivamente di cercare di farlo dallo Spigolo Nord… E’ difficile trovare le doppie, sono 1000m !, e c’è rischio serio di caduta sassi e incastri di corda. Conviene scendere per la normale di salita, prevedere 2-3h al Rif. Gianetti.

RELAZIONE:
Lunghezza 1, IV+: dal termine della cengia salire delle roccette che portano al terrazzo superiore (due diedri-camini, noi abbiamo salito quello di dx.

Lunghezza 2, V, diedro Rebuffat: salire il diedro (il 3° da destra, cioè il 1° da sinistra) piuttosto abbattuto sfruttando le piccole fessure al centro che lo solcano interamente, rimontare uno strapiombino e uscirne a sinistra su placca fessurata molto abbattuta, traversare a sinistra per fessura, successivamente in verticale fino ad una piccola nicchia dove si sosta, (è anche possibile seguire il tiro originale a sx per placche, più difficile)… Possibile sosta intermedia su 1 fix subito dopo il diedro Rebuffat una decina di metri a sx.

Lunghezza 3, IV: continuare in obliquo verso sx, utilizzando una fessura rampa da prendere con le mani (a tratti ci si cammina sopra). Si trova una sosta intermedia ma noi abbiamo continuato fino alla fine della rampa dove si trova una sosta su spuntone con cordone. Si continua ancora poco tra la parete e un masso staccato e si trova la sosta a fix. Il tiro è lungo e l’abbiamo percorso parzialmente in conserva.

Lunghezza 4, VI: traversare a sx, rimanendo abbastanza alti a contornare le rocce superiori; passare sotto un tettino fino al suo termine e continuare a contornarlo fino a quando diventa un breve diedro. Salirlo qualche metro e appena possibile traversare in placca verso sx alla sosta a sfix visibile. L’itinerario originale sale il diedro verticale di 40 metri dopo il masso staccato dalla parete (1° bivacco Cassin), continua traversando a sinistra per riportarsi poi alla S5.

Lunghezza 5, V+: salire puntando ad un grosso lamone, utilizzando una serie di lame-diedrini, poi ancora su verso la sosta a fix in placca a sx.

Lunghezza 6, IV+: salire obiquando a sinistra per placche erbose fino ad uno spigolo poco pronunciato, risalirlo interamente (qualche chiodo) e raggiungere una buona cengia, risalire ancora qualche metro e sostare in prossimità di un diedrino a lame (presente una breve corda fissa attrezzata sulla verticale della sosta), sosta a fix.

Lunghezza 7, IV+: salire le placche lavorate verso dx per una decina di metri e poi sempre in placca decisamente verso sx e si continua ancora dritto per vago diedro, arrivando alla sosta a fix sotto il tiro chiave della via(ci si trova sulla parte sinistra della cengia mediana della parete)… tiro fatto in conserva.

Lunghezza 8, VI+: salire il diedro fessurato sopra la sosta, con arrampicata molto continua, fino ad uscire sulla dx doppiando lo spigolo (poco intuitivo, esposto, non continuare per il diedro fino al suo termine)e continuando ad acsendere verso dx fino alla sosta a fix.

Lunghezza 9, V+: salire un diedro verticale a lame, uscire a destra con un passaggio atletico e proseguire per fessura fino ad un piccolo terrazzino dove si sosta (molti chiodi) su fix.

Lunghezza 10, VI: ancora per diedro sopra la sosta, fino ad arrivare sotto un tetto (chiodo con cordino lungo visibile; attenzione: cordino vecchio, meglio aggiungere anche un friend). Contornare il tetto verso sx, uscendone in dulfer, poi continuare per diedro fino alla sosta a fix.

Lunghezza 11, IV+, III: salire in verticale la placca sopra la sosta e raggiungere una piccola fessura erbosa orrizzontale, seguirla traversando a sinistra per circa 7 metri fino ad un pilastrino abbattuto dietro uno spigolo, aggirarlo a sinistra e salire un diedrino di roccia poco solida e difficilmente proteggibile, sosta scomoda poco sotto ad un marcato tetto di roccia chiara, 2° bivacco Cassin (in alto a destra sono ben visibili i camini d’uscita) su 1 fix (E’ possibile proseguire in conserva fino alla succesiva sosta a fix, come abbiamo fatto noi.

Lunghezza 12, IV+: salire sullo spigolo arrotondato sopra la sosta fino ad arrivare ad un diedro-canale appoggiato. Si arriva ad una sosta a chiodi, proseguire fino ad una sosta a fix prima del camino-diedro successivo.

Lunghezza 13, VI: su per il camino-diedro, inizialmente abbastanza facile, ma man mano il diedro si stringe fino a quando diventa necessario incunearsi dentro e strisciare di forza fino ad uscirne ad un comodo terrazzino.

Lunghezza 14, V+: il camino si apre molto e diventa più facile; all’inizio è abbastanza appoggiato fino ad arrivare contro un muretto da salire prima a dx e poi uscirne a sx ad un altro terrazzino, sosta a fix.

Lunghezza 15, V: proseguire per il camino fessurato a sx, ora largo e squadrato, raggiungere una buona cengia, sosta su chiodi vecchi (lunghezza breve, circa 20 metri). Conviene saltare questa sosta e proseguire nel facile diedro/camino per una decina di metri e poi salire a dx in placca e proseguire a dx per altri dieci metri circa fino alla sosta a fix (sosta di calata dallo spigolo nord).

Lunghezza 16, IV: da qui puntare ad un chiodo in alto a sx a circa 7-8m di altezza, proseguire per placca ben lavorata e poi rientrare nel diedro/camino iniziale nel punto più facile e proseguire fino alla sosta a fix.

Lunghezza 17, IV: proseguire nel diedro/camino, facilmente proteggibile e arrivare poi sullo spigolo nord, continuando fino ad incontrare un anello cementato.

Continuare poi per lo spigolo nord fino in vetta al Badile (noi abbiamo fatto tutto in conserva per circa 200m).

P.S. Relazione o non relazione (noi non l’abbiamo mai guardata), credo che sia più facile rimanere in via che sbagliare itinerario… Merito di Cassin è stato infatti questo fiuto incredibile di seguire la linea più logica e facile della parete! (a parte le varianti lungo la via)

Bellissima giornata in ottima compagnia, temperature decisamente estive, e il sole è andato via solo quando eravamo nei camini terinali… Alla faccia della Nord-Est!!! 😉 Un saluto particolare agli amici Ticinesi per la loro simpatia e disponibilità di darci uno strappo a Bondo a riprendere la macchina.

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