Azzurra (Roccia) traversata Nord-Sud per Piccola e Grande Arolla e Monveso di Forzo

Azzurra (Roccia) traversata Nord-Sud per Piccola e Grande Arolla e Monveso di Forzo
La gita
enzo51
4 04/08/2014

Non sara forse uno di quegli itinerari da “giro del globo” certamente una gita decisamente superiore agli standard medi lo e’ di sicuro. Partenza da Forzo all’una di notte (con una notte di sonno cosi saltata). Segue una lunga marcia d’approccio al colle Bardoney nel buio piu’ totale e tale e rimasto per oltre quattro orette dove mi e capitato di perdere il tracciato due volte, finendo in posti inimmaginabili, un cinghiale mi e’ frecciato davanti, le mucche al pascolo a tramandare luce dai loro occhi come i gatti e le illuminazioni giu’ dei paesi, almeno loro a tenermi compagnia. L’assistere da posizione privilegiata il levar del sole da dietro la Lavina infonde un emozione difficile da immaginare ancor piu’ da decrivere. Le ore che han preso il posto della notte sono determinanti con cieli tersi per spingersi a fare il resto della storia. Una lunga per non dire eterna danza sul filo di un esile cresta mi ha portato a sommitare in un arco di tempo attorno alle 6ore e trenta esatte esatte, un numero imprecisato di cime che vanno dalla Grande Arolla alla Piccola, per tornare alla Grande e proseguire senza tentennamenti l’altalenante cavalcata di cime e colli che seguivano, fino a ritrovarmi a dover fare i conti con le forze gia’ piu’ affievolite, con l’ultimo degli ostacoli che mi si e’ parato davanti tra tutti quelli superati fin qui’. Il piu’ impegnativo, la Roccia Azzurra, rappresentato da un muro di roccia mediocre di non facile interpretazione ancor meno facile da salire senza l’ausilio di una corda di sicurezza. Sembra finita qui..e invece no. Una discesa tutta da inventare con doppia inevitabile al seguito per calare ai ghiaioni e l’inevitabilita’ di finire quasi sempre su dei salti a picco ai quali bisogna in qualche modo sfuggire reimbrancando all’occorrenza picca e ramponi (li avro’ messi e tolti un 5-6 volte nell’intero arco della traversata) per guadagnare la pietraia e poter cosi dire risollevato..anche stavolta e’ andata, fanno capire come nel caso di lunghi complessi e affatto facili itinerari come questi le sorprese non finiscono mai.

Dedico questa gita a una gulliveriana molto affezzionata a queste montagne e che di sicuro quindi..apprezzera’.

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