Azzarini (Cima) da Fraccia

Azzarini (Cima) da Fraccia
La gita
titty79
4 18/05/2020
Accesso stradale
pochi spazi al tornante prima di Fraccia

Oggi percorro un giro da decidere in base alle condizioni meteo… che alla mattina mi hanno lasciata un po’ perplessa..
Lascio l’auto al 5° tornante, poco prima di Fraccia, e salgo verso il passo S Marco percorrendo la monotona strada, dove riesco a fare un taglio per pendii per evitare un tornante…
Raggiunto il passo S.Marco attacco la cresta raggiungendo in breve la Cima Villa 2040 m, poi la grossa croce del Pizzo delle Segade 2168 m…da qui in poi inizia la lunga cresta per il Monte Azzarini (o Fiorano), cresta con qualche tratto bello ripido, ma sempre su traccia marcata e solo in qualche punto un poco esposta, fino a raggiungere la cima con crocetta 2431 m.. fin qua nessuna difficolta’ anche se il terreno molto umido… poi proseguo per quella che era l’idea della traversata, scendendo la cresta est del Monte Azzarini, cresta a tratti ripida e con pareti dal lato sx e lunghi pendii ripidi dal lato dx… quando ho cominciato a percorrere le varie piccole quote ho messo i ramponi… terreno ed erba umidi e scivolosi e la nebbia in arrivo mi ha creato qualche problema non vedendo bene come proseguiva la cresta…in ogni caso, raggiunta una depressione, ho proseguito fino alla quota che vedevo dall’Azzarini, che scopriro’ poi chiamarsi Cima Azzarini 2318 m, dove e’ presente un piccolo ometto.
Prima di raggiungere la cima bisogna affrontare un risalto di circa 4 m un po’ ripido tra erba e buone roccette, a filo di cresta.
Dalla cima il meteo sembra mettersi male, e cerco vie di fuga tra i vari ripidi pendii sottostanti…
Scendo sempre per cresta raggiungendo la quota vicina con croce ma che non e’ nominata ed ora ho davanti la cresta che prosegue verso il monte Tartano, ultima cima che avrei voluto raggiungere per completare l’anello in mente.
Fino ad ora la cresta non ha presentato neve, ma per raggiungere il monte Tartano la prima parte di cresta si presenta affilata su placchette trasversali, dal lato destro un taglio netto che va a piombo sul versante sud e sul lato sinistro appunto le placche con sottostante neve su pendii molto ripidi… questo e’ quello che ho potuto intravedere tra le ondate di nebbia… e, con l’arrivo di gocce di pioggia decido quindi di abbandonare la cresta ed accontentarmi, scendendo ripidi canali con erba cotta e scivolosa… qua sono stati davvero indispensabili i miei vecchi ramponi…
Arrivo quindi nella sottostante valletta ed incrocio il sentiero 101 (che tra Sali e scendi corre sottostante alla cime della valle)… una volta preso il sentiero mi sposto verso il passo Porta che raggiungo in pochi minuti, decidendo di scendere a Fraccia dal percorso del bivacco Zamboni.
Mentre stavo raggiungendo il bivacco il cielo si e’ aperto improvvisamente, facendomi vedere il canale che porta alla bocchetta di budria… decido quindi di provare a risalire al Monte Tartano prendendo pero’ il canale piu’ a destra, per evitare di percorrere l’ultima quota intravista in precedenza.

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