Azoglio (Cima d’) da Graniga

Azoglio (Cima d’) da Graniga
La gita
stella-alpina
22/02/2009
Quota neve m
900

Si arriva in auto fino a San Bernardo, la strada è stata pulita e rimane solo qualche inevitabile tratto di crosta che questa mattina era gelata. Nessun problema con le gomme termiche, senza non saprei. Si può partire anche da Graniga, visto che l’abbondante innevamento presente lo consente. Nnoi siamo partiti da San Bernardo, riducendo così la lunghezza del percorso. Graniga oggi è stata la località di partenza e arrivo della gara di sci alpinismo denominata “tour del Monscera” che si è svoltà proprio in questa zona e che mi è sembrata importante visto l’accurata e ottima (penso) organizzazione e il notevole e qualificato numero di partecipanti. Itinerario super pistato fino al rifugio di Gattascosa (aperto il sabato e la domenica), oltre -oggi solo noi in questa direzione- e neve con grosta ventata generalmente portante, un pò difficile (per me) da interpretare in discesa, ma con un discreto grado di assestamento sui pendii e quindi con un rischio che mi è apparso contenuto e moderato. Ci siamo fermati e abbiamo raggiunto il monte antistante quotato m. 2497 che su alcune cartine (come quelle sui tabelloni tutristici presenti a San Bernardo) è indicato come Tschavinerhorn e che comunque presenta una sua individualità, antistante e vicino alla cima d’Azoglio che si raggiunge con un tratto (non troppo breve) da compiere a piedi. Oltre al vento fastidioso che ci ha accompagnato oggi questo tratto ci è apparso un pò complicato e soprattutto poco rassicurante. E’ un itinerario/gita d’ambiente, di spostamento, e quindi con molti attraversamenti e pochi pendii diretti. Personalmente l’ho trovato e lo considero bello e piacevole proprio per l’ambiente e la solitudine che offre. Per l’esperienza personale odierna, se non si conosce l’itinerario, penso sia da considerare una di quelle gite che non sempre si completano al primo tentativo e richiedano una ricognizione o una attenta osservazione dell’itinerario da altre vicine montagne, proprio perchè non è diretto e/o facile da capire e/o interpretare, e così visto che la gita comunque mi è piaciuta, spero di ritornare per completarla. Cielo prevalentemente coperto e perturbato alla partenza. Sbagliate le previsioni meteo svizzere (perlomeno quelle che ho visto io), che su Simplon prevedevano sole pieno, ma anche in quella direzione (osservata dalla vetta) è stato sostanzialmente perturbato. Da mezzogiorno parzialmente soleggiato, sempre con un pò di vento fastidioso che già in salita, in prossimità della bocchetta di Gattascosa mi ha fatto volare via gli occhiali che in quel momento avevo sul capo e che fortunatamente ho recuperato al ritorno dopo aver osservato e memorizzato il punto di fermata ai piedi del ripido pendio che porta alla bocchetta. Gita condivisa con l’instancabile gulliveriano “fbozzall”.

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