Avic (Monte) Via Normale da Veulla per la Cresta Ovest

Avic (Monte) Via Normale da Veulla per la Cresta Ovest
La gita
mar
5 21/09/2012

La giornata ha confermato che “chi non ha testa mette gambe”.
Con le previsioni meteo che c’erano, sarebbe stato meglio
(venti sud est) fare una gita in qualche valle interna,
ed io scelgo invece il monte Avic. Arrivo al parcheggio, cielo coperto.
Va be, sono qui, mal che vada faccio un giro al lago Gele’.
Arrivo alla famosa quota 2450 degli ometti, nuvole basse,
visibilita’ scarsa. Una persona assennata a questo punto avrebbe
scelto la variante lunga, io invece vedo subito gli ometti
e leggendo che poi l’itinerario si fa evidente, inizio a seguirli.
peccato che io non veda quelli giusti e ne segua altri.
Dopo un po’ mi rendo conto che sono fuori itinerario, torno
indietro, inizio la caccia all’ometto. Ne trovo ancora
altri, inizio a vagare per la frana, sempre con la nebbia
per quasi un’ oretta, senza concludere nulla. Ritorno
agli ometti che avevo abbandonato, decido di seguirli,
e la fortuna mi aiuta. Il cielo si apre e mi trovo sotto al colle
Raye chevrere. Quindi esiste una terza via, semi-lunga,
per arrivare all’Avic. In sostanza, se c’e’ buona visibilita’,
a quota 2450 si seguono gli ometti che proseguono dritti fino al colle.
La gita questo punto diventa bellissima.
In discesa ,tornato al colle Raye Chevrere e vista
la bella giornata, ho proseguito per il lago
omonimo, il monte Iverta (ometti e traccia di sentiero), sceso per traccia
ai Lacs des Heures (bellissimi colori) dove mi sono ricongiunto al sentiero 6
che mi ha riportato al lac Gele’ e al bivio della salita.
La gita secondo me e’ una delle migliori di questo tipo:oltre al panorama etc, il sentiero e’ ben tracciato
fino all’ arrivo in cresta, non ci sono pendii balordi di erba olina e se si e’ intelligenti, l’itinerario e’ evidente

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