Avic (Monte) Via Normale da Veulla per la Cresta Ovest

Avic (Monte) Via Normale da Veulla per la Cresta Ovest
La gita
giuliano
4 11/08/2009

Salito e sceso dal versante nord. Aggiungo qualche nota sul percorso, spero utile per i futuri salitori. Come già scritto, si segue il sentiero 7 (Col Varotta) fino a circa 2300 m quando si piega decisamente a sinistra sulla pietraia in direzione del Monte Avic. Le tracce di sentiero descritte da qualche gulliveriano non ho avuto modo di vederle, conviene andare a naso puntando verso l’anfiteatro al di sotto della nostra meta cercando di scegliere la strada migliore tra i massi. Finiti i salti tra le pietre, risalire un ripido pendio che ci porta su una cresta terrosa; qua si dovrebbe anche giungere (ipotesi non verificata personalmente) mediante un sentierino evidente ma non segnalato che si stacca a sinistra all’inizio della radura posta subito prima dell’impennata finale del sentiero 7 verso il Col Varotta, evitando così la pietraia ma dovendo disarrampicare un camino oppure in alternativa dovendo perdere circa 100 metri di quota. La cresta va percorsa verso destra passando nei pressi di due grossi roccioni. A questo punto si dovrebbe identificare una buona traccia che si mantiene sempre a destra della pietraia fino a sbucare sulla cresta. Si prosegue ora seguendo gli ometti fin sotto l’edificio roccioso terminale. Si risalgono gli ultimi 60 metri incontrando quasi subito il tratto chiave della salita, una placca di una decina di metri (II grado); alla sua sommità c’è un anello di calata. Segue un breve traverso un po’ delicato, poi le difficoltà si abbattono e l’ultimo pezzo è praticamente costituito da un sentierino esposto che porta rapidamente alla Madonnina di vetta. Come tempistica direi di considerare 5 h se non si riesce a sbagliare troppo spesso la via, naturalmente skyrunners e alpinisti superallenati impiegheranno la metà 🙂

Giornata magnifica e panorama spettacolare dalla vetta. Pietraia eterna soprattutto in discesa, gita a mio avviso da fare solo con perfette condizioni di visibilità. Un saluto e un grosso ringraziamento alla comitiva aostana-bolognese incontrata nell’ultimo tratto di salita e che mi ha permesso di utilizzare la loro corda per la discesa della placca semplificandomi così moltissimo la vita (senza di loro probabilmente avrei rinunciato alla cima). Grazie ancora!

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