Siamo partiti dal parcheggio a quota 1.458 m., adiacente alla strada per Clavalitè, imboccando il sentiero 2A per località Le Chapieux, sino ad andarci a ricongiungere con il sentiero 2B che sale da Robbio, poi al bivio a quota 2.225 m circa, poco prima dell’alpeggio della Petite Bellalanaz, abbiamo imboccato il sentiero 2D per la Gran Bellalanaz. Da qui abbiamo preso il sentiero 3, che sale da Clavalitè, sino a raggiungere il Col De Raye Chevrère. Dal colle siamo scesi di circa 80 m di dislivello per poi risalire sino l’intaglio sulla cresta ovest del Monte Avic e, con facile passaggi di I/II grado, seguendo gli ometti, siamo arrivati in cima al Monte Avic. Nei pressi della vetta abbiamo inaspettatamente incontrato Alberto, alpinista/sci-alpinista sopraffino e di grande curriculum (ha salito tutti gli 82 4.000 delle Alpi), ed abbiamo piacevolmente conversato di questa estate così difficile per i ghiacciai e le alte quote. Dopo una breve permanenza in vetta ripercorriamo in nostri passi sino al Col De Raye Chevrère, da qui riprendiamo il sentiero n. 3 e scendiamo su Clavalité, per poi raggiungere la nostra vettura.
Gita effettuata in assetto leggero da trail running. Oggi in compagnia del Confratello Andrea il Valdostrano, ideatore e propositore del percorso: la salita all’Avic da questo versante non è molto praticata, i sentieri sono segnalati ma in alcuni punti tendono a perdersi un pò, anche per la scarsa frequentazione (infatti gli unici incontri della giornata sono stati nei pressi della vetta del Monte Avic). Il percorso è a mio parere molto bello, anche se in alto poco o per nulla corribile, ed è risultato più lungo di quanto immaginassi: circa 18 km e circa 1.800 m di dislivello positivo, con un tratto alpinistico facile che aggiunge varietà alla “sgambata”. Dopo la sgambata abbiamo gustato ottimi panini con salamella locale, e brindato con genepy del posto, in località Clavalitè, al punto di ristoro omonimo, gestito con efficienza, qualità e cordialità da giovani molto simpatici: se siete in zona consiglio di farci un salto 🙂