Aval (Tète d’) – Ranxerox

Aval (Tète d’) – Ranxerox
La gita
maigol
5 31/07/2014

Prima volta per me su un vione di questa lunghezza e impegno fisico.
Mi pare utile dare qualche indicazione sui tempi che abbiamo fatto.
Non essendo dei fulmini di guerra, anzi andando decisamente con calma nei tiri e nelle manovre, partiamo da Torino alle 4, chiudiamo la macchina alle 6:30, mettiamo il primo rinvio alle 8:30 (un po’ di tempo perso allungando il sentiero: dopo la fontaine marcelin, prendere sentiero che sale lungo una cresta), in vetta alle 19:30 (11 ore!), giù in doppia mah…arriviamo lunghi, e non ci sentiamo di fare le ultime 4 col buio. Risultato: bivacco sul cengione (a posteriori, evitabile: le doppie sono ben congegnate e facili da trovare, soprattutto le ultime). Che dire…una maratona verticale con caratteristiche uniche nel suo genere. Più si sale più diventa bella. Ultimi tre tiri da urlo in dimensione fuori dal tempo, la giusta ricompensa a chi arriva fin lassù. Tiri di 7a con sezioni brevi durissime (anche da azzerare), non si ha il tempo di capirle. Per il resto, tutto attorno al 6b, ma bisogna viaggiare, viaggiare, con spit a volte lontani. Sconsiglio di cominciare ultima parte senza 6-7 ore di luce rimanenti. In estate, direi non oltre le 16. Attenzione a un paio di doppie: la prima della seconda parte (catena poco sotto un masso ben visibile), e quella che parte dall’attacco del primo 7a: da qui scendere sulla cengia, attraversarla, e arrivare poco sotto l’albero più alto (che segna la fine della prima parte), dove cominciano le ultime quattro. Attenzione che parecchi schizzi che si trovano su Internet non vanno per niente bene. Ok la terza foto qui su gulliver, ma riferimento indispensabile il Cambon.
Fondamentali acqua (con integratori per combattere crampi alle dita, che mi hanno massacrato) e…pila frontale.

Con Claudio

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