Aval (Tète d’) – La Memoire de l’Eau

Aval (Tète d’) – La Memoire de l’Eau
La gita
matteov1974
5 26/07/2019

Via molto bella, roccia fantastica. Attenzione, perché in rarissimi casi vi sono blocchi instabili, il mio compagno ne ha staccato uno appena dopo la partenza (tra secondo e terzo spit del primo tiro) e ha fatto un volo lunghissimo che si è concluso a dieci cm dal suolo, fortunatamente senza alcuna conseguenza….
Partenza molto dura, con passaggio di dita su lieve strapiombo da fare a freddo subito sul primo spit, si azzera però facilmente e il resto del tiro comunque non è per nulla banale…..
La via è molto impegnativa fisicamente, tutti i tiri richiedono continuità e il grado non si abbassa quasi mai sotto il 6b. La spittatura è eccellente, ma ogni tanto la roccia tradisce, pur essendo di qualità strepitosa per quasi tutta la via e apparendo tale in tutta…..
I primi 4 tiri sono i più faticosi, anche lievemente strapiombanti, vi è poi un breve trasferimento, e un quinto tiro che porta a una grossa cengia. Da qui trasferirsi in diagonale a sx per 20-30 mt, la via prosegue con un sesto tiro che dalla sosta prosegue piegando a sx (faccia alla parete). La parete dal sesto tiro in poi è più verticale ma non si abbatte mai,
anzi rimane strapiombante in alcuni brevi tratti.
Nel 7°, 8° (tutto in traverso verso sx) e 10° tiro si arrampica su micro gocce super abrasive sorprendendosi di quanto sia difficile staccarsi pur avendo appoggiato quasi niente sia con le mani che con i piedi sulla parete, che è ancora molto molto verticale; il 9° tiro ha un impegnativa sequenza di 6C/7A molto fisica a cui io sono arrivato del tutto stremato; per fortuna si azzera non troppo difficoltosamente grazie a un provvidenziale cordone nello spit sul passaggio chiave. La parte nel rotto nel 10° tiro è forse la più semplice della via dal punto di vista dell’arrampicata, però la roccia è manifestamente poco affidabile e il tratto da scalare senza spit è piuttosto lungo e di nuovo in strapiombo…. consiglio di portare friends di misura piccola per integrare in qualche punto di questa parte del 10° tiro, in tutto il resto della via gli spit sono del tutto sufficienti e ben piazzati.

Per quanto riguarda le doppie, dopo tre calate di cui la prima nel vuoto sotto i tetti che stanno appena a sx (faccia alla parete) di dove si arriva con la via, ci siamo trasferiti risalendo il canale cengia verso dx (faccia alla parete) fino a prendere le doppie di calata di rank xerox. Per far questo abbiamo risalito l’ampia cengia che separa parte bassa e parte alta della parete centrale per oltre sessanta metri procedendo anche in conserva. Non so se c’è una calata diretta che prosegue sulla stessa linea delle prime tre doppie, noi l’abbiamo un po’ cercata senza trovarla….

Caldo incredibile, sotto il picco del sole dalle 10 (ora di attacco) alle 18.30 (arrivo a terra). L’avvicinamento dall’auto alla parete è comunque impegnativo (1.30-2 ore di salita secca). Con Maigol che ringazio per essersi sobbarcato l’ostico 9° tiro con duro passaggio di 6C/7A, dispensandomi dal farlo nonostante fosse il mio turno……

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