Autaret (Testa dell’) da Sant’Anna

Autaret (Testa dell’) da Sant’Anna
La gita
rometto
1 18/02/2020

Dando credito alla correttezza delle relazioni di domenica, ci siamo avviati con l’intento di salire l’Autaret. Ci siamo trovati davanti un quadro nivologico ben diverso, forse per il rialzo termico (e raffiche di vento?) di ieri, lunedì.
Ghiaccio lucido al parcheggio del Melezet e sulla pista per Sant’Anna di Bellino e Pian Ceiol. utilizzati presto i coltelli che però quasi mai entravano: Nelle Barricate, disseminate di petrisco piatto – losette- venute giù dai pendii laterali, scoperti, quasi dappertutto fondo durissimo da rigelo, costringendo alla ricerca di neve più bianca un po’ meno dura, oggi certamente non definibile come farina.
Seguendo le tracce di quattro “supergiovani” che sono andati all’Autaret, ci siamo innalzati con moolta attenzione a sx dopo aver visto la balza della piccola cascata in ghiaccio. Saliti dal ripido sul marmo lucido, dove ripiana troviamo croste ventate sempre dure; dove il vallone si allarga le tracce davanti traversano decisamente verso la piccola gorgia che porta alle grange Autaret, ma a quel punto ci passa la voglia pensando al ritorno marmoreo e proseguiamo solo per un tratto, circa 2800 m., in direzione Faraut.
In discesa abbottonati e tolti gli sci solo per 20 metri nelle Barricate dove il fondo (non si tratta né di neve né di farinelle) è disseminato di pietrisco.
Gita non consigliabile (almeno per la metà bassa da me percorsa, sopra non poteva che migliorare), per gli appassionati meglio avere ferraglia al seguito.

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