Attia (Punta d’) da Ala di Stura

Attia (Punta d’) da Ala di Stura
La gita
madox
4 22/10/2017

Vetta ignorata dalla cartografia ufficiale, che la nomina riduttivamente “quota 2.156”, tuttavia la montagna, che risulta ben visibile dal paese, è geograficamente significativa essendo abbastanza isolata dalle altre vicine e dovrebbe godere quindi secondo me della propria dignità. Gita perfetta per questa stagione. Le faggete pure che si attraversano sono qui a mio parere tra le più suggestive delle valli di lanzo. A parte il vento un pò forte la giornata è stata tersa e un pò fresca. Nessun problema fino al colle d’Attia ottimamente segnato (dopo l’alpe d’attia il sentiero si fa particolarmente stretto e con l’erba alta). Dal colle in poi è giustamente sconsigliata la cresta integrale in quanto vi è un dente roccioso abbastanza pronunciato che sbarra la cresta. Al fine di aggirare tale dente, dopo il colle conviene scendere per circa 20-30 metri di dislivello giù in val grande e poi puntare sulla destra attraversando a mezza costa una fascia di rododendri fino a sbucare, dopo alcuni comodi scalini di roccia, dall’altra parte dell’ostacolo. Da qui in avanti ci si trova davanti un facile anche se ripido pendio erboso con una flebile traccia, attenzione all’erba bagnata o al ghiaccio.
In cima nessuna croce od ometti, solo una pietra messa un pò verticale. Discreto panorama sulle vette principali della val d’ala e val grande. Volendo si può proseguire per cresta fino al Plu, le difficoltà però aumentano e ci sono diversi aggiramenti rocciosi da compiere su pendii sempre molto ripidi e con erba olina (valutare con attenzione).

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