- Accesso stradale
- Strada buona e parcheggio a Balboutet.
Ottomilaquattrocentodiciotto e ottomilaseicentoventicinque piedi. Accettata e vinta la scommessa con il meteo: bucato le nuvole dopo circa un’ora e rimasti al sole per buona parte della giornata…
In realtà l’anello da noi percorso, una volta raggiunta la bergeria dell’Assietta è proseguito fino alla testa dell’Assietta e al Gran Serin per scendere lungo la sterrata a Pian dell’Alpe e quindi Balboutet.
Dopo il tornante a destra oltre Balboutet, si percorrono ancora cinque minuti di asfalto per imboccare la mulattiera a sinistra che permette di arrivare comodamente alla bella borgata di Cherogne; alcune sculture di volti sui tronchi accompagnano fino alla piacevole conca da cui è visibile in alto a sinistra l’intaglio che raggiungeremo: qui la nebbia si dissolve come per magia e l’azzurro sostituisce il grigio. Per giungere alla bergeria occorre traversare alcuni canaloni scoscesi, che in caso di umidità o neve porrebbero qualche problema. Superati i ruderi della bergeria (in bellissima posizione) e la margaria dell’Assietta (completamente ristrutturata) perveniamo al colle omonimo e da lì in breve al monumento delll’Assietta: il panorama permette di constatare che la neve copre i versanti settentrionali sopra i 2400 metri . Ritorno al colle e velocemente saliamo al Gran Serin, protetto da un fossato alto circa tre metri. Per la discesa raggiungiamo la vicina sterrata che ci porta a Pian dell’Alpe e Balboutet ormai avvolti nella nebbia
Difficoltà E, circa 1200 metri di dsl in 24,1 km percorsi in meno di sette ore (3,5 km/h)
Con la compagnia di Giulia e Gian Mario.