Sulla carta Mu Val Soana, nel Vallone dell’Eugio, poco dopo il ponte sul rio omonimo, quota 1189, a destra è segnato un sentiero tratteggiato in nero che raggiunge ed incrocia un altro sentiero tratteggiato in nero a quota 1535 nei pressi di un rudere di baita. Ovvio che tale sentiero ci ha incuriositi al punto di decidere di andarci a provare. Dopo prova pratica si evince che assolutamente non c’è sentiero, solo tracce vaghe di animali dal rudere di quota 1535 fino alla sommità della balza rocciosa a lato del Rio Force; il tracciato sulla carta però è preciso.
Oggi grazie all’amico Franco, abbiamo percorso questo giro ad anello in salita nel Vallone dell’Eugio, poi proseguito il traverso su ripidi e scoscesi canali a raggiungere il pendio erboso del versante sud del Monte Arzola, discesa su terreno facile verso Barelli. Il grazie a Franco è sincero e non retorico, perché per avere successo nel percorrere questi tipi di itinerari, bisogna essere prima di tutto molto affiatati, essere molto pronti e determinati quando si deve condividere una scelta tecnica o strategica ed infine avere una fiducia cieca nelle capacità del tuo compagno. Ebbene questa cosa fra me e Franco funziona alla perfezione, c’è sempre sintonia in tutto e ovviamente questo si traduce poi in una grande soddisfazione personale, e le 5 stelle rispecchiano esattamente questo nostro modo di agire, mentre non tengono assolutamente conto della fatica profusa e delle peripezie svolte per aggirare ostacoli di vario genere.