Arp Vieille (Mont) da Bonne

Arp Vieille (Mont) da Bonne
La gita
gondolin
4 29/02/2020
Accesso stradale
in auto fino a Bonne
Osservazioni
Nessuno
Quota neve m
1300
Equipaggiamento
Scialpinistica

Comoda partenza dopo l’abitato di Bonne sci ai piedi, percorriamo la traccia che segue la strada che porta all’Alpe Botza quota 1.950 m. Continuiamo a salire seguendo l’ottima traccia fatta dagli sci-alpinisti che ci precedevano e raggiungiamo l’alpeggio Arp Vielle a quota 2.200, per poi piegare leggermente a sinistra e raggiungere l’ampio pianoro a quota 2.400 dove ci concediamo una breve pausa. Nel frattempo le velature del cielo lasciano spazio ad un pallido sole e ci godiamo la salita sui pendii ripidi superiori, ma una volta raggiunto il colle in prossimità dei vecchi ruderi a quota 2.700 il cielo si copre nuovamente, la visibilità diventa piatta ed il manto nevoso peggiora leggermente con tratti su neve dura e ventata. Raggiungiamo la vetta moderatamente affollata e chiacchieriamo piacevolmente con sci-alpinisti valdostani, cuneesi e friulani: una inusuale e piacevolissima koiné di appassionati di montagna 🙂
Dopo il cambio di assetto e le foto di rito il socio Andrea l’Occitano propone di scendere percorrendo i pendii più sostenuti in direzione della Forclaz du Bré invece di ripercorrere i pendii appena risaliti: ci dirigiamo verso nord e troviamo splendidi pendii ancora intonsi in farina un pò pesante ma ottimamente sciabile, per 500 metri di dislivello in discesa davvero entusiasmanti. Dopo un tratto pianeggiante di trasferimento percorriamo ampi e dolci pendii dove incontriamo anche crosta non portante, sciabile ma sicuramente non molto piacevole, sino a riportarci nei pendii risaliti dove ritroviamo nuovamente farina piuttosto pesante alternata a brevi tratti di crosta, che con la complicità di pendenze più accentuate ci offrono nuovamente una sciata divertente. Dopo l’Alpe Botza continuiamo la nostra discesa sui ripidi pendii boscosi sottostanti, ma in preda alla sindrome della curva a valle ci ritroviamo infossati di circa 80 metri di dislivello sotto la strada per Bonne: non ci rimane che ripellare e battere traccia su oltre mezzo metro di neve fresca pesante su pendenze piuttosto accentuate intorno ai 35° per riguadagnare la strada e ritornare all’auto stanchi ma soddisfatti.

Nonostante le continue velature e qualche tratto di neve non entusiasmante è stata una bellissima gita in ottima compagnia dei confratelli Andrea l’Occitano, Andrea il Valdostrano e di Donna Gaia.
Dopo la faticosa ripellata siamo stati costretti a ritemprarci con un lauto pranzo e le consone ed appropriate libagioni all’ottimo ristorante Perret di Bonne. Per il rientro ci affidiamo alla guida sicura e confortevole di Madonna Gaia, a cui va l’imperitura gratitudine del sottoscritto e del suo inseparabile Morfeo postprandiale 🙂

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