Arp (Colle) da la Balme per il Vallone di Youla

Arp (Colle) da la Balme per il Vallone di Youla
La gita
brunello-56
5 16/03/2013
Accesso stradale
In autobus a La Balme
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Farinosa ventata
Neve (parte inferiore gita)
Crosta da rigelo portante
Quota neve m
1700

Visto che da Pre Saint Didier la salita al Colle dell’Arp era andata buca, si è riprovato da La Balme, che offre il vantaggio: primo, di far guadagnare 300 m di dislivello e, secondo, di variare il percorso attraversando il bel Vallone di Youla. Oggi per scaramanzia ci si era posti come meta il Mayen de Youla, già sapendo però che si sarebbe comunque provato a proseguire …..
Percorso come da descrizione. Il sentiero da La Balme è ben percorribile, si sale senza racchette, la neve lo nasconde in alcuni punti ma cercandolo lo si ritrova sempre. Lungo la strada sterrata si arriva agevolmente fino al pianoro contro la cresta, poi qui ogni traccia scompare. Ho proseguito allora risalendo per pendii dove il percorso sembrava più facile ed intuitivo e ricalcasse una sterrata, mi sono invece ritrovato su un promontorio da dove ho visto il Mayen de Youla almeno 50 m più in basso. Sono ridisceso con molta difficoltà (scoprendo la retromarcia con le ciaspole) visto il pendio ripido e gelato, e con le maledizioni di Frank.
Dall’alpeggio al colle invece non si può sbagliare, sempre diritto e poi a destra, basta camminare e non scoraggiarsi.
Al ritorno momento di panico al Mayen, non riuscendo più a ritrovare la via di discesa (come detto qui la sterrata diventa un ripido traverso) se non risalendo di nuovo il promontorio. Scartata l’ipotesi, ho seguito la via degli sci-alpinisti, che scendono sull’altro lato del torrente e sul ripido fianco nella pineta. Discesa spaccagambe, sono arrivato al ponte sul torrente dove si incrocia la strada che scende a La Balme; qui ho attraversato, risalito per un breve tratto arrivando al bivio con le indicazioni dove ho ripreso il sentiero per La Balme.
Gita lunghissima ed anche un po’ faticosa, che ha lasciato i segni nelle gambe, ma di grandissima soddisfazione.
Giornata dal meteo incredibile: cessato il vento nella notte, sole e temperatura da favola.
Pochissima gente lungo il percorso. Io ciaspolatore solitario in salita, poi più tardi alcuni sci-alpinisti in discesa ed un solo sci-alpinista in salita (proveniente forse dal Col d’Orgere), arrivato al colle mentre scendevo.

Un grazie a Frank, oggi stressato da ben due navette ma poi incontenibile sul sentiero e sulla neve; al ritorno anche in lui i segni della stanchezza, per una gita decisamente lunga e tosta.
E poi solito grazie alla moglie per il recupero a La Balme e soprattutto per l’idea del tagliere (non il legno, ma il qualcosa che c’è sopra …..) a Pre Saint Didier.

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