- Accesso stradale
- ottimo fino al grosso parcheggio di Pont.
Ho compiuto l’anello salendo dal sentiero n.2 e scendendo poi dal n.3 dei Piani del Nivolet. In questo modo la salita è un po’ più diretta ed il percorso è già soleggiato al mattino (espo est) utile in autunno con giornate meno calde. Il sentiero per il Grand Collet è redditizio, nella parte alta ci sono due brevissime placche attrezzate con scalini, e poi il pendio di terriccio che precede l’arrivo al colle.
Per andare in cima si deve restare sul filo di cresta seguendo i tanti ometti, tra fasce di pietrame e altre di sentiero. L’unico tratto più “delicato” è l’attraversamento di una pietraia di enormi blocchi in corrispondenza di un torrione a circa metà cresta, si perde un po’ di tempo per districarsi tra i buchi e le rocce ma è comunque breve.
Dopo si riprende a seguire una traccia più agevole fino ad arrivare in cima, conviene sfruttare la zona terrosa a destra del crinale per evitare le roccette conclusive.
In discesa, anzichè ritornare fino al Grand Collet, ho seguito in corrispondenza di uno scivolo detritico un sentiero con diversi ometti, che mi ha portato senza particolari difficoltà sul pianoro erboso con due piccoli laghetti (lato Nivolet) circa 200 m sotto la verticale della cima. Qui seguendo il sentiero 2a si scende al Piano del Nivolet dove si incrocia il n.3.
Ambiente meraviglioso e bucolico (oggi quasi nessuno in giro e tranquillità assoluta). Dopo un lungo tratto in piano o leggera discesa, il largo sentiero terroso diventa una bella mulattiera lastricata che rapidamente riporta a Pont, passando per la Croce de la Roley.
Un bel giro ad anello, non troppo lungo e non stancante con una cima panoramicissima, per pochi metri non è un tremila che sicuramente avrebbe una maggior frequentazione, mentre oggi non ho incontrato nessuno.
Giornata con nuvolosità bassa e giochi di nuvole e sole in alto, sempre piuttosto calda.